GROSSETO – “Riprendiamoci la libertà!”. Sono le donne a dirlo, e con loro la Cgil che ha lanciato una campagna che ha per tema l’autoderminazione e la libertà della donna. Questa resta infatti una battaglia ancora incompiuta, e con questo slogan il segretario generale Susanna Camusso ha invitato oggi tutte le donne a scendere nelle piazze italiane contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking, la narrativa con cui stupri e omicidi diventano un processo alle vittime.
A Grosseto oggi le donne si sono date appuntamento alla Sala Contrattazioni della Camera di Commercio in piazza Cairoli, dove, alle ore 17,30 – ad ingresso libero – è in programma lo spettacolo teatrale “E lo chiamano “Amore malato””…organizzato da Enrica Pistolesi del Teatro Studio di Grosseto.
Per la Cgil il linguaggio utilizzato dai media e il giudizio su chi subisce violenza, su come si veste o si diverte, rappresenta «l’ennesima aggressione alle donne. Così come il ricondurre questi drammi a questioni etniche, religiose, o a numeri statistici, toglie senso alla tragedia e al silenzio di chi l’ha vissuta».
Intanto, l’appello online ‘Avete tolto il senso alle parole’ in soli tre giorni ha già raccolto quasi 12 mila adesioni a sostegno della mobilitazione, ben oltre l’obiettivo che ci eravamo dati nel poco tempo a disposizione delle 5 mila firme. Anche a Grosseto tante sono state le adesioni all’appello, da parte di gente comune, di delegati e delegate e di figure istituzionali del nostro territorio. Tra tutti spicca l’adesione del prefetto di Grosseto Cinzia Torraco.
L’appello chiede agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità del dramma della violenza di genere. Ci siamo rivolti a tutti, perché la violenza maschile sulle donne non è un problema solo delle donne, e le donne non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa o cambiando i propri comportamenti. Per questo è fondamentale che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora”.
L’appello è aperto a tutti coloro che vorranno aderire e che potranno farlo attraverso il link www.progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole