GROSSETO – “Titan Salvage e Micoperi sono partite subito con il piede sbagliato. Non si può trattare con atteggiamento coloniale la comunità di Isola del Gilio, né le Istituzioni rappresentative di questo territorio.” Ad affermarlo il presidente della provincia Leonardo Marras, che continua: “L’ipotesi di ospitare le maestranze che lavoreranno alla rimozione del relitto della Concordia a bordo di una “nave albergo” non è accettabile. A maggior ragione perché, dopo aver subìto un danno di proporzioni enormi, non è giusto escludere quella comunità dai benefici che, nostro malgrado, possono in parte compensarne le ricadute negative. Non erano questi i patti, già traditi nel momento in cui le imprese locali sono state messe alla porta senza nemmeno un confronto con il territorio, dopo che avevano garantito l’estrazione del carburante in tutta sicurezza, oppure gestito i rifiuti e la pulizia dei fondali con professionalità e apprezzamenti diffusi.”
“Ricollegandomi a quel che ha sostenuto il sindaco di Isola del Giglio, Ortelli, voglio pertanto sottolineare alcune cose. – continua Marras – Più che un albergo a 5 stelle, in questo senso, la nave appoggio per il soggiorno dei lavoratori assomiglia piuttosto a una prigione galleggiante. Quasi a voler esorcizzare l’ospitalità dei gigliesi, la cui capacità di accoglienza nelle ore più concitate della tragedia ha riscattato l’Italia agli occhi del mondo.”
“Ribadisco poi che non ci interessano promesse di lasciti milionari dopo i lavori. Bensì che la Concordia venga portata via prima possibile da lì, senza danni ambientali. Per questo motivo, il nostro territorio è pronto a dare il proprio contributo. E a maggior ragione per questi motivi, troviamo incomprensibile e preoccupante la volontà del consorzio Titan-Micperi di escludere da ogni operazione, anche la più semplice, il tessuto economico locale. Per questi motivi, – conclude Marras – insieme al sindaco Ortelli, al presidente Rossi, che per primo ha sollevato la questione delle ricadute economiche, chiediamo di convocare al più presto il comitato istituzionale di recente insediato per assumere un orientamento comune”.