GAVORRANO – Gli elettori di Gavorrano torneranno a votare nella prossima primavera e già da tempo sono iniziate le manovre di avvicinamento al voto. Elisabetta Iacomelli, sindaco in carica, al suo primo mandato, potrebbe ricandidarsi per la sua seconda esperienza alla guida del Comune, ma per il momento rimane cauta.
«Sono disponibile a candidarmi – spiega il sindaco – se c’è un progetto serio e naturalmente se c’è una colazione che crede nel progetto iniziale che era stato costruito quattro anni fa, progetto che naturalmente dovrà essere riadattato alle nuove esigenze. Questi passati sono stati anni difficili che ci hanno visti impegnati su tanti fronti. Adesso sta anche alle forze politiche trovare una sintesi. Tutto comunque sarà deciso dopo il congresso del Partito democratico che è il partito di maggioranza relativa all’interno della coalizione».
Quello del congresso Pd sarà dunque un passaggio decisivo. Alla fine di ottobre quindi sul tavolo dell’attuale alleanza del Centrosinistra Unito ci sarà da affrontare la questione delle future elezioni e anche della candidatura a sindaco.
E mentre la maggioranza che governa Gavorrano è in attese del nuovo segretario dell’Unione Comunale Pd, della nuova segreteria e dei nuovi segretari di circolo, con il confronto aperto tra “renziani” e “orlandiani”, nel resto del panorama politico qualcosa si sta muovendo.
Difficile per il momento che a sinistra siano in cantiere nuove “unioni” con la possibilità concreta, se non una certezza, che anche nel 2018 ci saranno due coalizioni di sinistra: quella che fa riferimento alla attuale maggioranza a trazione Pd, con o senza Iacomelli, e un’altra più tipicamente di sinistra dove insieme a Sinistra Italiana potrebbero convergere esperienze civiche come Gente Comune, ma anche formazioni neonate come ad esempio Mdp, il partito di Bersani e D’Alema. Rispetto però alle elezioni nel 2013 gli elettori di Gavorrano si potrebbero ritrovare nella scheda fino a cinque liste. Oltre alle due di sinistra quasi sicuramente ci sarà quella del Movimento 5 Stelle (attivisti si stanno muovendo a livello locale), una legata al centrodestra tradizionale e un’altra, e questa sarebbe la novità politica più rilevante, una lista civica lontana dai partiti e trasversale che possa rappresentare lo scontento rispetto ai partiti tradizionali.
Di tempo ancora ce n’è molto perché alla fine si potrebbe votare anche a giugno del 2018, ma in una partita elettorale che sarà molto incerta partire prima potrebbe essere un vantaggio vincente.