FOLLONICA – «Nella riunione del Gruppo tematico tenutasi giovedì scorso alla presenza di Francesco Limatola, presidente della Società della Salute Area Grossetana, abbiamo fatto il punto sulla riforma sanitaria toscana ad un anno e mezzo dalla sua approvazione». Il cirolo Pd di Follonica interviene sulla sanità. «Nell’analisi che è stata fatta sull’attuazione della riforma, oggetto anche di vari precedenti approfondimenti, è riscontrata la necessità di concretizzare gli obiettivi già individuati ma bisognosi di essere portati a compimento».
«Nello specifico ci riferiamo all’ampliamento del centro socio sanitario di Follonica, per cui occorre rendere funzionale la Casa della Salute con i seguenti servizi: un ambulatorio di medicina di base, attività specialistiche per le patologie più frequenti, letti di osservazione H12 (o H24) , attività di cronic care (assistenza a patologie croniche) cure post dimissioni ospedaliera».
«Tutto ciò da realizzare con integrazione sia con la presenza fisica che attraverso il sistema in rete fra medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta – prosegue il Pd -, medici ospedalieri–specialisti, medici della guardia medica e/o neo assunti, attività infermieristiche ed una struttura ammnistrativa ed informativa. Inoltre, abbiamo ribadito la priorità da dare alla realizzazione dell’Ospedale di Comunità, anche in considerazione della Zona con un forte incremento della popolazione nei mesi estivi».
«Altro punto importante è il mantenimento del consultorio familiare e delle attività di prevenzione. Per realizzare questi obiettivi è necessario che l’Azienda sanitaria, di concerto con la Regione, forniscano altre unità di personale medico ,infermieristico ed attrezzature. Tutto questo, anche se può apparire un aumento di spesa, sarà un risparmio per diminuzioni di giornate di degenza e di ricoveri reiterati».
«Riteniamo sia altresì importante che l’ASL attui provvedimenti specifici finalizzati alla sburocratizzazione e semplificazione degli adempimenti che i cittadini devono compiere nei rapporti con le strutture sanitarie: prenotazioni, liste di attesa e quant’altro che possono comportare la necessità di ricorrere all’intramoenia o alle strutture private».
«Oltre a queste attività prettamente sanitarie, riteniamo necessario l’organismo funzionale che si occupi di: A) Incontri periodici con la cittadinanza sull’Educazione Sanitaria (uso dei farmaci, stili di vita, diritti del malato, ecc.). B) Integrazione socio-assistenziale che affronti e dia risposte alle tematiche relative alle nuove forme di povertà, disagio giovanile, fragilità, migranti. C) Gestione del “Dopo di NOI”. Presentiamo queste analisi e proposte coerentemente al principio che ci ha sempre guidato di mettere il cittadino al centro dell’attenzione ed in tal senso, auspichiamo che le Istituzioni (sindaci, Società della salute, Azienda sanitaria e Regione) le tengano nella dovuta considerazione».