ROMA – Martedì scorso (12 settembre) il direttore generale della Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare dell’Ippica del Mipaaf, Francesco Saverio Abbate, ha firmato il decreto ministeriale che riconosce il cavallo di razza maremmana incrociato con il puro sangue inglese come cavallo che può essere inserito nell’albo nazionale del “cavallo da sella italiano”.
«Questo passaggio amministrativo – sottolinea il presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera, on. Luca Sani – era molto atteso dagli allevatori di cavalli di razza Maremmana, perché apre nuove prospettive di mercato per la commercializzazione e valorizzazione di esemplari che possono essere utilizzati per i concorsi ippici e per l’equiturismo».
«Con il riconoscimento dell’iscrizione all’albo del cavallo da sella italiano, infatti, ogni cavallo incrociato potrà essere iscritto all’apposito albo genealogico e ottenere un passaporto. Precondizione per la valorizzazione dei numerosi esemplari incrociati con il purosangue inglese (da fattrice o stallone Maremmano) che vengono allevati dalle aziende della Maremma toscana e laziale». Prosegue Sani.
«Di questo risultato va dato atto anche ad una quindicina di allevatori della provincia di Grosseto, che con lungimiranza mi hanno sollecitato rispetto al problema, e al sottosegretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione, che ha seguito l’istruttoria presso la struttura tecnica del Ministero. Si è trattato di un lavoro di squadra ben congegnato, che apre nuove opportunità agli allevatori. Contribuendo al rafforzamento di una filiera di nicchia, ma significativa, che si colloca nel più ampio contesto delle produzioni zootecniche in provincia di Grosseto».