ORBETELLO SCALO – “È necessario richiedere l’intervento del Ministero dell’Ambiente” lo ha affermato ieri sera durante l’assemblea sulle polveri Sitoco, l’ex sindaca Monica Paffetti. L’incontro, che si è tenuto presso i locali della polisportiva di Orbetello Scalo ha trattato le problematiche relative al recente sollevamento di polveri nella storica ex fabbrica di prodotti chimici che si trova accanto alla stazione di Orbetello. All’assemblea, voluta ed organizzata dall’associazione volontari di Orbetello Scalo, hanno partecipato, oltre ai cittadini, personalità di spicco della politica del territorio come Leonardo Marras capogruppo Pd in consiglio regionale Toscana e alcuni membri dell’opposizione come Monica Paffetti, ex sindaca di Orbetello e Alfredo Velasco, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.
La domanda che in molti si pongono è se le polveri che finiscono nelle abitazioni e che vengono respirate fino anche a decine di metri distanza siano nocive. Secondo l’Arpat (Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente) la risposta è no. Dopo recenti analisi territoriali l’ente regionale avrebbe stabilito che i parametri dell’area presa in considerazione per gli esami sono nella norma. “Il problema principale sta nel fatto che le analisi svolte dall’Arpat non sono inerenti al problema di cui stiamo parlando” dice il geologo Daniele Tonelli focalizzando l’attenzione sulle modalità di analisi. Queste sarebbero state condotte infatti, “senza tener conto della possibile inalazione diretta da parte dei cittadini ma bensì come una qualsiasi altra analisi, finalizzata all’utilizzo di un’area come terreno agricolo”.
“In ogni caso sono stati riscontrati valori sconcertanti per quanto riguarda la presenza di arsenico, mercurio e piombo presenti nel terreno e in una percentuale molto elevata – continua Angelo Propersi, presidente del WWF – mentre altri, come l’amianto ad esempio, non sono stati neppure cercati” Anche se con qualche precisazione, le analisi Arpat sembrano convincere di più Leonardo Marras che si fida “molto più di un ente pubblico come l’Arpat rispetto a qualsiasi altro ente privato” e aggiunge però che “un provvedimento rimane necessario ed indispensabile”. Per Marras infatti, si sarebbe dovuti intervenire immediatamente dopo l’accaduto per bloccare per lo meno il fenomeno in corso “E’ necessario intervenire con teli di contenimento ed acqua per impedire l’innalzamento e la conseguente volatilità delle polveri”.
Per quanto riguarda invece il monitoraggio dell’aria, Marras propone l’installazione di una centrale mobile sempre attraverso l’Arpat, che monitorizzi tutta la zona del paese nell’arco di tempo da qui ad un anno. Non è d’accordo l’esponente del Movimento 5 Stelle, Alfredo Velasco, che vorrebbe un approccio più diretto ed esteso su tutta la zona, classificata ormai da tempo come “Sin” (Sito di interesse nazionale), dopo aver parlato della pericolosità delle polveri sottili riscontrate nelle analisi, propone un intervento da parte della Procura.
L’ex sindaca di Orbetello, Monica Paffetti afferma “Quando una situazione viene classificata di interesse nazionale come lo è quella di Orbetello è necessario richiedere l’intervento del Ministero dell’Ambiente, il quale si occupa proprio di queste situazioni più critiche” e aggiunge “è necessario far sentire la nostra voce affinché la macchina politica si metta in moto”. Accogliendo le richieste fatte da alcuni cittadini e dalla politica, Marras dice che si impegnerà per dare visibilità al problema con la speranza che le cose cambino, se non per tutta l’area della laguna di Orbetello, che comunque ha bisogno di una bonifica estesa e celere, quanto meno per il contenimento e la messa in sicurezza della zona della Sitoco.