GROSSETO – «Quando un governo è composto da dilettanti che se ne fregano del proprio paese tale atteggiamento si riflette anche sull’agire dei loro rappresentanti sul territorio, prefetto in primis. La lega Nord Grosseto a suo tempo raccolse molte firme dei cittadini per indurre il prefetto a non fare arrivare altri presunti profughi nella nostra provincia». Così si legge nella nota del Carroccio di Grosseto.
«Ad oggi si contano circa 800 presenze ufficiali di profughi, richiedenti o come altro si vogliano chiamare. A queste vanno aggiunti tutti quelli che soggiornano o transitano nel nostro territorio da clandestini, spesso destinatari di provvedimenti di espulsione mai eseguiti, proprio per il mancato adeguato presidio delle nostre terre. Cambiano i prefetti ma la situazione è sempre la solita, se non più grave!».
«Ed infatti si viene a sapere che è previsto l’arrivo di altri migranti. Come se già non bastassero! Già, l’accoglienza diffusa di cui la Toscana è un modello, che serve solo a fare ingrassare le associazioni o le cooperative che vivono sul business dei profughi. Ora Basta!!! Abbiamo invocato e raccolto firme per chiedere militari in ausilio alle forze dell’ordine, perché tutte le forze dell’ordine della nostra provincia sono all’osso, ma anche in questo caso il prefetto non dava risposta a tale richiesta, nonostante tale ausilio sia espressamente previsto dal governo con il nome “strade sicure”».
«Come se non bastasse il governo cancella la gloriosa Forestale, creando danni che sono visibili a chiunque. Tutti abbiamo letto che in questi ultimi giorni Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, l’Amiata e la stessa Grosseto, sono state prese di mira da qualche scellerato che appicca fuochi. E’ troppo facile che senza un accurato e capillare controllo del territorio qualsiasi personaggio può fare ciò che vuole e ciò che gli dice la mente bacata, certo di farla franca, perché di sicuro invocherà l’incapacità di intendere e volere, evitando di pagare per il reato compiuto e i danni causati ai cittadini».
«Sono veramente stanco e furioso di vedere la mia città, le zone in cui sono nato e cresciuto, invase da presunti richiedenti asilo che violano qualunque regola di convivenza e commettono reati insidiosi – dichiara Tiziano Rombai, responsabile provinciale del dipartimento sicurezza e immigrazione della Lega Nord di Grosseto –. Ci chiamano razzisti, xenofobi, ma il vero razzista e chi fa un’accoglienza scellerata, riducendola alla stregua di ostelli della gioventù, in modo di mettere più letti in una camera, sempre e solo per lucrare fregandosene di questi poveri cristi e di chi poi si trova a dover sopportare la loro rabbia e le loro azioni delittuose. La Lega è e sarà sempre contraria a questa accoglienza. E’ contraria ai parcheggiatori abusivi, ai venditori abusivi, a chiunque violi la legge coprendosi dietro al colore della pelle e al preteso status di profugo. Lo è sempre stata, ma a quanto pare gli altri partiti stanno rendendosi conto di quello che hanno permesso e stanno cambiando idea».
«Invito il prefetto – continua Tiziano Rombai – a salvaguardare i grossetani e tutta la provincia, non è ammissibile che si sia costretti a fare volantinaggio per chiedere ciò che tutti i grossetani devono avere per diritto, piu’ sicurezza, meno accoglienza scellerata, più rispetto delle regole, contrasto effettivo agli abusivi, siano essi venditori o parcheggiatori. la legge deve essere fatta rispettare non solo agli italiani!»
«I cittadini sono stanchi, esasperati, al limite della sopportazione – aggiunge Mario Lolini, consigliere comunale – temiamo che inizino a reagire. A quel punto la situazione sarà difficilmente controllabile. I prefetti, i rappresentanti del governo sul territorio, devono essere garanti dei diritti di tutti, perché il vero razzismo oggi agisce contro gli italiani mettendoli al secondo posto in tutto. E che non si parli di eccesso di legittima difesa in caso di reazioni dovute all’esasperazione, o di eccesso di uso della forza da parte della Polizia o dei Carabinieri. L’unico eccesso da condannare è quello di debolezza dello Stato, sia nell’affrontare “l’emergenza migranti”, sia nella prevenzione e contrasto degli incendi dolosi, sia con chiunque delinque mettendo a repentaglio la libertà e la sicurezza dei cittadini».