ISOLA DEL GIGLIO – Sarà deciso questo pomeriggio a Roma il piano per la rimozione della nave della Costa crociere affondata il 13 gennaio scorso di fronte alle coste di Isola del Giglio. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli e i vari enti pubblici coinvolti nelle questioni ambientali per rimuovere il relitto siederanno al tavolo della Conferenza di servizi che dovrà decidere per le autorizzazioni da concedere a Titan Salvage e Micoperi, le due società che hanno ricevuto l’incarico per la rimozione. L’impatto ambientale del piano, viene assicurato, sarà ridotto al minimo. Quando arriveranno le autorizzazioni, Costa firmerà il contratto vero e proprio con Titan-Micoperi e l’operazione prenderà il via.
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, che ha affermato: “Nessuno pensi di operare per la rimozione della Costa Concordia senza tenere presente che le priorità ambientali, economiche e sociali, sono e rimangono quelle del Giglio. C’e’ un consorzio di società, di cui abbiamo preventivamente valutato la corrispondenza del progetto alle attese della popolazione, che dovrà dimostrare nei fatti, più che nelle parole, le proprie capacità eseguendo i lavori a regola d’arte e nei tempi stabiliti. C’e’ l’armatore – si legge ancora nella nota del Comune – che ha il dovere e l’obbligo di portare a termine questa operazione nel miglior modo possibile e senza conseguenze e ci sono gli enti preposti: locali, regionali e nazionali, che vigileranno con atteggiamento propositivo e non proibitivo, a tutela dei cittadini e del territorio perché tutto si svolga secondo quanto stabilito. Ogni altra considerazione o dichiarazione circa la rimozione della Concordia non solo rischia di essere avventata ma è fuori luogo, priva di una qualsivoglia utilità e rischia di produrre effetti e danni incalcolabili per la gente del Giglio e per la sua economia già duramente messa alla prova. Occorre mantenere, come già fatto con grande senso civico fino al completamento delle operazioni di rimozione del carburante, senso di responsabilità – conclude il sindaco – senza fughe in avanti o altri intendimenti. Ci sono ancora due motivi al di sopra di tutto e di tutti per cui questa vicenda arrivi a rapida conclusione: il rispetto delle famiglie delle vittime e dei dispersi e il rispetto della popolazione del Giglio che ha il diritto di tornare alla normalità prima possibile”