Messaggio di un gruppo di cittadini: «Borghi attacca i giovani e non li difende; si è costruito la propria fine con le sue mani»; dubbi di Sel sulla identità degli autori
Gavorrano – I cittadini e Massimo Borghi. Un rapporto che secondo il sindaco deve essere diretto, di fiducia, senza il “tramite” della politica e quindi dei partiti. E così capita che un gruppo di cittadini di Gavorrano, forse sollecitati da questa voglia di sincerità, di trasparenza e di schiettezza, che contraddistingue spesso le parole di Borghi, abbia voluto in modo diretto far conoscere la propria opinione sulla crisi istituzionale che sta interessando il nostro comune.
Alla nostra redazione, così come alla stampa e alle tv locali, è arrivata in questi giorni una lunga lettera con la quale viene attaccato il sindaco Massimo Borghi e nella quale si contesta qualche suo atteggiamento. Lettera nella quale si boccia l’operato del primo cittadino e nella quale si dichiara apertamente che la soluzione finale, quella della sfiducia, del commissariamento e delle elezioni anticipate non sia poi così male per comune e cittadini.
A commentare il contenuto della lettera ci hanno pensato, quasi in tempo reale, i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà. «Ci piacerebbe – scrivono dalla sede di Gavorrano – conoscere l’identità dei cittadini che hanno sentito il dovere di esprimere il loro parere a sostegno della sfiducia al Sindaco Borghi targata PD Gavorrano. Anche perché scrivendo in anonimato si può veder avanzare il dubbio che tali parole non siano scritte da liberi cittadini, dato che sono usate le stesse parole che abbiamo letto nelle cronache politiche locali, attribuite a dirigenti PD, o le stesse parole della motivazione di sfiducia. Nasce quindi il dubbio che la lettera sia scritta da sapienti dirigenti politici coinvolti nella vicenda, nel vano tentativo di uscire dall’isolamento politico prodotto dallo scellerato strappo. Ma è e rimane solo un dubbio».
E allora andiamo a leggere insieme il contenuto di questa lettera.
La politica e la gente: il dibattito aperto dopo la crisi di maggioranza si è spostato dalle sedi di partito alle strade e anche i singoli cittadini cercano di esprimere la propria posizione, a favore di uno o dell’altro schieramento
I GIOVANI – Il primo appunto che viene mosso al sindaco riguarda il suo rapporto con i giovani, in politica s’intende. «Proprio lui (Borghi, ndr) – si legge nella lettera – , lui che si dice preoccupato perché a suo parere i giovani di Gavorrano sarebbero succubi dei poteri forti (ci dica quali senza fare “terrorismo”) e della classe dirigente del PD, non si fa scrupoli ad attaccare in maniera arrogante e distruttiva i suoi giovani assessori (escluso il fido Tonini, s’intende), dall’alto della presunzione di onnipotenza perché eletto dei cittadini».
ELETTI ED ELEZIONI – Le elezioni Massimo Borghi le ha vinte non c’è dubbio, ma le hanno vinte anche coloro che siedono in consiglio comunale. Questo è il secondo tema toccato dal gruppo di cittadini. «Gli ricordiamo – scrivono i cittadini nella lettera – che tutto il Consiglio Comunale eletto lo è direttamente; chi ha votato per la lista Centro Sinistra Gavorrano ha espresso anche le preferenze per i Consiglieri Comunali che come tali sono i rappresentanti dei cittadini nell’amministrazione del Comune».
LE PROVOCAZIONI – Gli atti di Massimo Borghi sono stati provocatori, dall’ordinanza sui videopoker al “caso Gabrielli”. «Imprudente – proseguono – è stato Borghi che non ha valutato le conseguenze di atti così provocatori (o forse il suo intento era proprio l’ennesima provocazione, come nel suo stile ?) quali l’ordinanza videopoker ed il ritiro delle deleghe al Vicesindaco Gabrielli».
IL SINDACO E I SINDACI – Che sindaco è stato in questo scorcio di legislatura Borghi? Nella lettera il giudizio sul primo cittadino non è molto roseo. «L’impulsività, l’arroganza, la non moderatezza – si legge ancora nella lettera – non sono certo prerogative che si adattano ad un Sindaco. Se a questo si aggiunge la brama di rivalsa e di contrapposizione verso il Partito Democratico e verso la precedente Amministrazione, appare chiaro con quale totale assenza di lucidità ed obbiettività Borghi ha amministrato in questi quindici mesi! Gavorrano con Borghi non potrà purtroppo più dire di aver sempre espresso Sindaci di grande qualità (da Garbati, a Senesi, a Andreini, a Giusti, a Fabbrizzi), i quali nel corso degli anni hanno contribuito prima a condurre questo territorio in una posizione di rispetto ed attenzione nel panorama della provincia di Grosseto e della Toscana ed anche oltre, e a farlo poi uscire, anche con grande fatica ma con vitalità, originalità , orgoglio di appartenenza e prospettive future, dalle criticità economiche, sociali, ed ambientali che avevano seguito la chiusura delle miniere. Borghi purtroppo non incarna, neanche in minima parte, questo tipo di amministratori».
LA PARTECIPAZIONE – È negativo anche il giudizio su uno dei cavalli di battaglia del sindaco, la partecipazione. «Lui (il sindaco, ndr) potrà tentare di obbiettare che ha ricevuto ben 2346 cittadini – si legge ancora -, lavorando 20 ore al giorno, sulla sua umile seggiolina e non invece sulla poltrona a trono, ma questi aspetti biografici e personalistici non ci interessano. Quello che avremo desiderato vedere sono ben altre cose, cioè capacità di amministrare senza aggressività, di cogliere le nuove sfide per il futuro che ci attende, capacità di progettare e di lavorare in squadra con moderatezza per creare concordia, condivisione, fiducia e rispetto di tutti. Ma questo non l’abbiamo visto».
MEGLIO IL COMMISSARIO – La lettera si conclude con l’affondo finale: dopo il commissario la ripresa che Gavorrano si merita. «Borghi – concludono i cittadini – si è costruito la propria fine con le sue mani. Protagonista di esternazioni plateali e chiaramente prive di fondamento, ma non demordiamo, dopo il Commissario (che certo non ucciderà nessuno, state tranquilli, e che comunque sarà il minore dei mali ) ci potrà essere una ripresa con fiducia, senza paura: Gavorrano merita questo».