GROSSETO – “L’ultima parte dell’anno scolastico in corso è stata segnata da due eventi significativi per chi opera nel campo dell’istruzione, eventi che testimoniano il sempre crescente interesse suscitato dalle tematiche del lifelong learning: nel mese di maggio 2017 si è tenuta a Napoli la prima “Fiera Nazionale per l’istruzione degli adulti”, un’importante occasione di riflessione sull’incidenza dei Centri Provinciali – i Cpia, istituzioni scolastiche statali – nell’erogazione di percorsi formativi inclusivi e di qualità per la popolazione adulta; lo scorso 30 giugno Scandicci ha ospitato, presso il Castello dell’Acciaiolo, un seminario specifico dal titolo “Il Ruolo del Cpia. nel panorama Toscano dell’Istruzione degli Adulti”, al quale sono intetvenuti esponenti delle amministrazioni locali e regionali, degli Uffici Scolastici e di centri di ricerca”.
Lo scrivono la dirigente del Cpia 1 Grosseto, Patrizia Matini, gli insegnanti e gli operatori.
“Nella nostra realtà provinciale – prosegue la nota – il Cpia ha contato nel triennio più di duemila utenti, suddivisi nelle tre sedi di Arcidosso, Follonica e Grosseto: i percorsi formativi proposti riguardano la prima alfabetizzazione e rialfabetizzazione degli alunni stranieri, i corsi per l’acquisizione del diploma di scuola secondaria di primo grado e per il conseguimento delle competenze connesse all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Quale ampliamento dell’offerta formativa, il Cpia eroga corsi di informatica e lingue straniere rivolti alla cittadinanza adulta. Come da normativa, il Cpia 1 Grosseto è l’Ente di riferimento della Prefettura di Grosseto per l’organizzazione e la somministrazione del test di livello A2 necessario ai fini dell’ottenimento della carta di soggiorno di lunga durata. Nelle sedi di Grosseto e Follonica i corsi si svolgono anche presso le Case Circondariali, ubicate nel capoluogo di provincia e a Massa Marittima.
Considerata la specificità dell’utenza, composta da adulti italiani, cittadini stranieri e ragazzi a rischio dispersione scolastica, è elevato il ruolo sociale svolto da questa istituzione scolastica, che è anche punto di riferimento della rete provinciale dell’Ida (Istruzione Degli Adulti), capofila della Rete dei Cpia della regione Toscana e capofila dell’ambito territoriale 0010 della provincia di Grosseto.
Nonostante la sua importante valenza sociale e culturale, e a dispetto della centralità acquisita dalle tematiche dell’educazione degli adulti, questa istituzione scolastica risulta ancora sprovvista di locali adeguati nella sede di Grosseto: qui infatti le lezioni si svolgono all’interno di aule messe a disposizione dall’Itc “V. Fossombroni” e le attività di front office sono espletate in uno locale concesso dall’Istituto Comprensivo 3, grazie alla disponibilità e alla sensibilità dimostrate dalle rispettive dirigenti scolastiche, la Dini e Armillei.
Risulta evidente che questo comporta una limitazione significativa dell’offerta formativa proprio nel capoluogo di provincia (le sedi di Arcidosso e Follonica hanno infatti locali ad uso esclusivo) essendo le suddette aule disponibili solo nella fascia pomeridiana e mancando uno spazio esclusivo da destinare anche ad attività funzionali all’insegnamento, quali collegi docenti, consigli di classe, aggiornamenti e convegni nonché incontri di settore.
Sebbene più volte negli anni il problema sia stato portato a conoscenza degli Enti Locali, che hanno competenza in merito in base all’art. 3 della legge 23 /1996, cui fa riferimento il decreto 12 marzo 2015, “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”, ad oggi tale questione non è stata ancora affrontata con successo.
La situazione esposta non può lasciare indifferenti quanti credono nell’importanza dell’apprendimento permanente, dell’integrazione linguistica e dello sviluppo di una coscienza critica nella cittadinanza, in ottemperanza di quanto raccomandato dalla UE: nell’interesse della popolazione, è necessario quindi che siano reperiti locali adeguati per lo svolgimento delle attività del Cpia anche nella sede di Grosseto, affinché possa cessare di sussistere il paradosso attualmente esistente che vede una scuola statale da anni del tutto priva di locali ad uso esclusivo”.