L’ex capogruppo del centrosinistra si mette a disposizione per ricucire lo strappo tra sindaco e partito democratico
Gavorrano – Il centrosinistra è morto. E a Gavorrano c’è anche chi ha preparato un necrologio per rendere pubblica questa notizia. Uno scherzo, per farsi due risate e cercare di sdrammatizzare. Il necrologio lo ha pubblicato sul suo profilo di Facebook Andrea Biondi, ex capogruppo del centrosinistra, espressione di Sinistra Ecologia e Libertà, uomo del sindaco, si dice in questi casi, tra i più attivi nel dopo rottura a cercare una via d’uscita che non sia il commissariamento.
La morte del centrosinistra: sopra il necrologio pubblicato sul profilo di Facebook di Andrea Biondi, consigliere comunale ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà
Ma Andrea Biondi (foto a sinistra), che per mesi ha fatto il collegamento tra forze politiche e sindaco, sa che la sua impresa non sarà facile. «Ho svolto il ruolo di Capogruppo Centro-Sinistra Gavorrano fino a pochi mesi fa – scrive Biondi -, ed a prova di smentita, posso tranquillamente sostenere che fino a marzo 2010 non sono mancati i momenti di confronto con il Sindaco, all’interno del gruppo consiliare e con i partiti della coalizione. In occasione di ogni Consiglio Comunale ci siamo incontrati per avere le delucidazioni del caso da parte di Sindaco e Giunta, e non sono mancati gli incontri con all’ordine del giorno argomenti diversi dal Consiglio Comunale, sarei ingiusto se dicessi che non vi sono stati scontri anche accesi, ma certo non si può dire che non vi sia stato il confronto».
Ma nonostante tutte le difficoltà Biondi rimane un ottimista in attesa di un segnale da parte del Pd per far ripartire la macchina delle trattative. Lui stesso si mette a disposizione per fare il pompiere e cominciare a spegnere il fuoco che lentamente sta bruciando la politica di Gavorrano, sempre però dalla parte di Borghi, che difende da tutte le accuse soprattuto da quella di essere un “despota”, un re, un podestà che comanda senza chiedere. «Non capisco – e conclude Biondi – come si possa sostenere che il Sindaco Borghi abbia finora portato avanti il proprio mandato pensando di possedere una delega in bianco. Ho la sensazione che l’autonomia decisionale e operativa attribuita dalla legge ad un Sindaco, sia oggetto di attacchi quando non si trova in mani piddine, ma è solo una sensazione. Infine confido che vi sia un messaggio di apertura da parte del PD gavorranese, a seguito della disponibilità al dialogo espressa dal Sindaco Borghi, per evitare al nostro Comune il commissariamento. Nel caso vi sia tale possibilità metto a disposizione la mia persona per cercare la ricucitura».