SCARLINO – «La sentenza del Tar conferma la validità dell’impianto di Scarlino, nell’ubicazione, tecnologia e processo produttivo, facendo giustizia di dubbi, proclami e castronerie agitate per bloccare l’attività dell’impianto». Si legge così nella nota di Scarlino Energia a commento della sentenza del Tar in merito ai ricorsi presentati dai Comuni di Follonica e Scarlino per l’autorizzazione concessa dalla Regione Toscana.
«Sottolineiamo – si legge ancora – che in tutta la lunga e travagliata storia di Scarlino di fronte al giudice amministrativo, questa è una costante conferma».
«Il punto 3 della sentenza recita testualmente: «In conclusione, i ricorsi devono essere in parte accolti e in parte respinti, nei sensi di cui in motivazione. La Regione dovrà integrare il procedimento mediante uno studio maggiormente approfondito sotto il profilo sanitario, in relazione ai possibili effetti del funzionamento dell’impianto sulla salute della popolazione interessata, e con l’individuazione di soluzioni atte a evitare che i contaminanti rilasciati nel canale Solmine possano depositarsi sui sedimenti delle rive».
«L’Azienda ha già provveduto a sollecitare la Regione ad adempiere alle attività necessarie per colmare le lacune procedimentali e dare certezza all’azienda per una pronta ripresa dell’attività produttiva, necessaria per una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti in Toscana, indispensabile per la piena ripresa occupazionale e per il rispetto del piano concordatario e dei diritti dei creditor»i.
«Agli Enti competenti spetta un’opera di pronta e corretta informazione utile a dileguare urlati allarmismi sulla situazione sanitaria delle popolazioni della zona e sulla situazione ambientale».