CIVITELLA PAGANICO – «Quando la sindaca Biondi è diventata presidente del consiglio direttivo dell’AOR, poco prima delle vicende che hanno decapitato 6Toscana e scoperchiato lo scandalo della gestione dei rifiuti nel nostro territorio, ci ha ricordato il mitico Arcovazzi del film “il Federale”, citato l’ultima volta che ne abbiamo parlato: fedele aldilà del buon senso. Adesso, però, la situazione è diversa: è fedele anche aldilà delle leggi». A parlare sono i consiglieri comunali del M5S di Grosseto Antonella Pisani, Francesca Amore, Gianluigi Perruzza, Daniela Lembo,
«La scoperta delle ecoballe di CSS nella discarica di Cannicci, a seguito anche dell’incendio che ha obbligato la prima cittadina ad emettere ordinanze per la tutela della salute pubblica, mette in evidenza come sia impossibile, per gli amministratori del PD, evitare di fare porcherie nella gestione dei rifiuti – proseguono i 5 Stelle -. Come evidenziato anche dal sindaco di Capalbio, qualcosa non torna se i cittadini devono pagare due volte, per la produzione del CSS prima e per il suo smaltimento in discarica dopo».
«Di nuovo, c’è un’autorizzazione che non doveva essere concessa, da parte della sindaca, e dei controllori – i commissari – che non hanno controllato affermano -: quest’ultima, quella dei controllori distratti, passerà alla storia come la caratteristica di spicco dell’era renziana. E infine, resta il silenzio assordante dei diretti interessati, che a distanza di giorni, ancora non hanno trovato le parole per spiegare cosa stia succedendo».
«Si è avvertito però un rumore sordo: erano AntonFrancesco Vivarelli Colonna e Simona Petrucci appena cascati dal pero… Restando nelle metafore cinematografiche, siamo al Silenzio degli Indecenti… Proviamo a fare una previsione – azzardano i pentastellati -: se non ci pensa la Magistratura, nessuno disturberà veramente 6Toscana, per quanto sia evidente che si tratti di un’operazione censurabile e funzionale solo al finanziamento della politica locale, come tutte le operazioni di centralizzazione regionale volute da Enrico Rossi».
«Le amministrazioni di centrodestra non intendono mettere in discussione simili meccanismi: possono tornare utili in futuro. A Grosseto negozieranno una riduzione delle tariffe, inferiore a quella che si otterrebbe da una riorganizzazione razionale del sistema – ammesso che ne siano capaci – ma sufficiente a presentarsi agli elettori come i primi della classe, mentre 6Toscana continuerà a far danni ovunque potrà. Se non li fermiamo…» concludono.