CINIGIANO – Il 3 luglio 2017 una delegazione proveniente dalla Moldavia, ha visitato alcune realtà agricole produttive del Comune di Cinigiano nella zona di Sasso d’Ombrone – Poggi del Sasso in Provincia di Grosseto. La delegazione formata da 23 persone è in Toscana per una visita studio finanziata dal progetto SARD (Supporto per l’agricoltura e lo sviluppo rurale in Gagauzia a Taraclia) sostenuto e finanziato dall’Unione Europea e UNDP Moldova per 6,5 milioni di euro. Il programma SARD ha lo scopo di supportare i processi di crescita, organizzazione e sviluppo del territorio moldavo, aiutando le autorità locali, la società civile e le piccole e medie imprese, in particolare quelle agricole, a rendere fattivo lo sviluppo rurale di quel paese.
Il programma SARD è stato lanciato nella Repubblica di Moldavia dall’Unione Europea nella Regione della Gagauzia e nel Distretto della Teraclia, come attività pilota nell’agosto del 2016, e ha coinvolto, in 40 comunità locali, attori di vario tipo, istituzioni e imprese ed anche il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Regionale. Oltre alla visita in Toscana, sono già state organizzate altre visite studio in Polonia, Lituania, Romania, Bulgaria e Serbia. La Delegazione guidata da Dorin Andros, Segretario di Stato del Ministero Regionale dello Sviluppo e Costruzioni, da Vadimin Ceba, Vice Capo della Commissione Esecutiva della Gagauzia, dal Presidente della Regione Taraclia, Chiril Tatarlì e dal Manager del Programma SARD, Anatolie Terzi, era costituita da tecnici e operatori dello sviluppo rurale, da tecnici del programma LEADER, giornalisti, operatori del settore e consulenti internazionali.
La scelta del Comune di Cinigiano, per quanto riguarda l’area amiatina, è stata dettata dall’interesse degli operatori moldavi per il settore vitivinicolo, poiché il vino, in Moldavia è uno dei prodotti di punta. Cinigiano è uno dei comuni della Maremma che maggiormente ha investito nel settore del vino, con numerose aziende e molteplici progetti d’investimento. La delegazione Moldava ha visitato vari progetti pubblici e privati, finanziati dai piani di sviluppo rurale e dai programmi LEADER. La riunione iniziale si è tenuta a Sasso d’Ombrone, nel Centro Rurale Sociale, locale polivalente finanziato con fondi LEADER alla Società della Salute Amiata Grossetana. Nel centro si è disputato un incontro con alcune associazioni di prodotto amiatine: l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP, il Consorzio Forestale dell’Amiata e la Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d’Amiata. La Vice Sindaca Francesca Bianchi ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale di Cinigiano e Lorenzo Fazzi e Fiorenzo Caselli hanno parlato, rispettivamente, del settore castanicolo e di quello forestale come presidenti dei corrispondenti enti. Giovanni Alessandri, in qualità di tecnico agricolo dello Studio Agricis e di ex presidente di GAL, con lunga esperienza nella programmazione LEADER, ha illustrato le diverse progettualità realizzate nel territorio e l’importanza dell’associazionismo dei produttori.
Le visite ai progetti sono state realizzate presso l’Azienda Agricola del Monastero di Siloe, l’Azienda Agricola Salustri e l’Azienda Agricola Le Calle di Catocci Riccardo, tutte a Poggi del Sasso. Nel Pomeriggio si è tenuto un incontro con il Vice Presidente del Consorzio di Tutela del Vino Montecucco, Giambattista Basile e con la coordinatrice Silvia Coppetti e infine è stata visitata la cantina del Castello di Collemassari e il Forum Bertarelli e si è tenuta una degustazione guidata con l’Export Manager Emanuele Gastel, presso Collemassari. La delegazione moldava è rimasta molto colpita dai diversi progetti pubblici e privati messi in campo, che hanno profondamente trasformato in 20 anni di lavoro, tutto territorio dell’area amiatina e in particolare quello di Cinigiano.
Basti pensare che nel 1998, anno del riconoscimento della DOC Montecucco vi fossero solamente sette aziende che imbottigliavano e pochi ettari di vigneti e che oggi parliamo di superfici molto estese a vigneto, con centinaia di aziende produttrici. In particolare ha suscitato interesse il sistema partecipativo e il bottom-up attivato nel territorio con le associazioni di prodotto, vero motore dello sviluppo rurale della Maremma, come esempio di buona prassi da “copiare” e trasferire in Moldavia.