RIBOLLA – La partita più importante è quella per la vita, si può riassumere in queste poche parole il significato del progetto che ha coinvolto l’Associazione sportiva Ribolla, la Compagnia dell’Anello, compagnia teatrale della frazione, il Tennis Club Ribolla e la ProLoco VIVI.MI, e che ha consentito ieri l’inaugurazione di una postazione salvavita posizionata all’interno degli impianti sportivi, provvista di un DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) Philips HeartStart FRx completo di chiave pediatrica per utilizzo anche su bambini.
La Compagnia dell’Anello che per prima ha accolto con entusiasmo questa iniziativa dell’Asd Ribolla, presentando sabato 10 giugno la commedia “Un Cappello pieno di Bugie” di Antonella Zucchini, una parte dell’incasso è stato devoluto per finanziare l’acquisto di questo prezioso strumento salvavita per l’impianti sportivi del nostro paese, a questo si è unito il contributo del Tennis Club di Ribolla e della ProLoco VIVI.MI.
“Quello del defibrillatore nella zona degli impianti sportivi e festeggiamenti, è un progetto che ci sentivamo di fare per la nostra frazione, l’obiettivo non è solo quello di regalare al paese questo strumento – dichiara Luca Papini segretario dell’Asd Ribolla – unito a quello dell’Auser che martedì installerà un Defibrillatore in Piazza della Paga, è rendere finalmente Ribolla un paese cardioprotetto, con questi preziosi strumenti salvavita posizionati nei luoghi strategici quali la piazza centrale del paese e la zona impianti sportivi, dove è presente il campo da calcio, il campo da tennis e la zona adibita ai festeggiamenti popolari gestita dalla locale Proloco. La bella risposta della nostra comunità che la sera della commedia ha abbracciato questo encomiabile progetto unita al contributo del Tennis Club e della ProLoco VIVI.MI di Ribolla, è il segno che fare beneficenza è ancora oggi un valido motivo per offrire il proprio tempo per progetti importanti. Giovedì, organizzata dalla stessa Auser, si è tenuto il primo corso BLSd a cui hanno partecipato 23 nostri concittadini che hanno superato l’esame ed oggi sono in possesso dell’attestato per l’uso del DAE e per le manovre di primo soccorso”
“Il Defibrillatore, dotazione di soccorso comune all’estero, è ancora temuto o sconosciuto, invece è assolutamente sicuro: non eroga scariche se non indispensabili, parla e dà istruzioni attendibili, rende molto più sicuri una palestra, una scuola, una chiesa, la “panchina” del campo di calcio o tennis, un centro festeggiamenti, statistiche alla mano, oggi solo il 5% delle persone in arresto cardiaco viene salvato, il tempo è fondamentale, solo il trattamento nei primi 5-6 minuti effettuato da persone opportunamente formate, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, può aumentare la sopravvivenza delle vittime e diminuire la possibilità di danni neurologici permanenti. Dopo circa 10 minuti la percentuale di persone che sopravvive è bassissima, intorno allo 0-2% e possono esserci danni neurologici permanenti. Rendiamo il DAE presente, disponibile come un idrante o un estintore e insegniamo a più persone possibili a riconoscere l’emergenza, telefonare presto e bene, iniziare il BLS e… accendere il DAE. Non solo nello Sport! Dopo sarà troppo tardi, nel mondo dello sport, nelle scuole o in qualunque luogo dove c’è un assembramento di persone, il defibrillatore e le persone addestrate ad adoperarlo devono diventare corredo immancabile di ogni area. Le lacrime di coccodrillo servono a poco, non a restituire la vita a chi l’ha persa, con un piccolo impegno da parte di tutti noi, possiamo rendere il nostro paese, almeno una volta, all’avanguardia nella sicurezza”. Conclude Papini.