CAPALBIO – «In molti mi chiedono perché dei rifiuti CSS (combustibile solido secondario) si trovavano nella discarica di Cannicci oggetto d’atto criminoso, come dichiarato dal sindaco, e causa di un vero e proprio disastro». Il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, torna a parlare dell’incendio nella discarica di Civitella Paganico.
«Al di là che se ci stavano e qualcuno avrà autorizzato che ci dovessero stare per essere categoria CSS hanno necessità di una lavorazione che tutti i cittadini pagano in bolletta e poi gli stessi cittadini ne ripagano il trasferimento in discarica – prosegue Bellumori -, un sistema tortuoso che implica un aggravio di costi per le comunità e di guadagni evidentemente. E se tutti i cittadini della Maremma pagano due volte c’è qualcosa che torna poco».
«Mi pare che la discarica fosse fuori dal perimetro di gara di Sei e nella gestione di una partecipata quasi interamente in proprietà del comune. Qualcuno chiarisca bene che gli oneri su tutti i comuni e le scelte sono state fatte da un unico soggetto e non attraverso una discussione in Ato, traendone evidentemente e legittimamente vantaggio, pagando però ora alla luce dei fatti e facendo ri-pagare a tutti un costo altissimo».
«Sono tuttavia convinto che la Regione in questi due anni ovvero da quando ha avocato a se le funzioni come stazione appaltante abbia vigilato nell’interesse di tutti circa l’esatta corrispondenza tra l’AIA ed il conferito effettivamente in discarica. Al sindaco la mia solidarietà con l’auspicio che ci siano state tutte le cautele del caso e non può non essere che così per il sindaco che è anche presidente del Direttivo Ato e che quindi ha mandato a contrarre nell’interesse di tutti i comuni». Conclude Bellumori.