ORBETELLO – «Non è più tollerabile che ogni anno si ricominci con il tormentone dei rischi di catastrofe ambientale per la laguna di Orbetello, senza che si abbiano certezze sul piano gestionale e finanziario. Per questo – spiega l’On. Luca Sani, presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera – ho presentato un’interrogazione ai ministeri dell’Economia e dell’Ambiente per capire alcune cose. A partire dal perché il ministero dell’Economia e delle Finanze non ha ancora sottoscritto il rinnovo dell’Accordo di programma per la gestione congiunta con Regione, Provincia e Comune di Orbetello, nonostante la laguna faccia parte del Demanio Marittimo e lo stesso dicastero ne sia proprietario.
È infatti evidenti che da solo il sistema delle Autonomie locali non può farcela a gestire un ecosistema tanto grande e delicato, sia in termini tecnici che finanziari. Fra l’altro, alcune porzioni della laguna di Orbetello sono state riconosciute Sin (Sito di bonifica di interesse nazionale) ai sensi della Legge numero 179 del 31/07/02, mentre nel dicembre 2016 il Cipe ha destinato 276 milioni di euro dei fondi del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 (gestiti dalla Regioni) per la bonifica dei Sin.
Ciò detto, ai due ministeri ho chiesto se ritengano necessario stanziare annualmente adeguate risorse economiche per assicurare, di concerto con gli altri enti territoriali preposti, la corretta gestione del complesso e delicato ecosistema ambientale della laguna di Orbetello. Per quali motivi il ministero dell’Economia non ha ratificato l’accordo citato. Se ed in quali modalità le risorse economiche stanziate dal Cipe per i Sin verranno utilizzate per salvaguardare l’ecosistema della Laguna di Orbetello».
Testo dell’interrogazione
Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Per sapere – premesso che:
la laguna di Orbetello è una zona dal rilevante valore ambientale oltre a rappresentare un volano irrinunciabile per l’economia e l’occupazione territoriale;
la particolare conformazione della laguna ne fa un sistema ambientale molto delicato e vulnerabile, che necessita di una serie continuativa di interventi manutentivi e gestionali tali da conservare e migliorare progressivamente l’attuale stato di equilibrio;
proprio a seguito di una grave crisi ambientale che ha causato una ingente moria di pesci nel corso degli anni ’90, la laguna di Orbetello è stata dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale” ed è stato nominato un Commissario al risanamento. La gestione commissariale si è protratta fino al 2014;
nel mese di febbraio 2014 la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello hanno firmato un accordo di programma per la gestione della laguna e del suo ecosistema: una gestione unitaria, fino a dicembre 2016, che avrebbe dovuto assicurare la raccolta ed il trattamento, la manutenzione dei canali necessari a migliorare la circolazione delle acque ed interventi per la conservazione di fondali e sponde. Tale accordo è stato rinnovato nel mese di marzo 2017;
l’accordo sopracitato non è mai stato però firmato dal Ministero dell’economia e delle finanze, nonostante la laguna faccia parte del Demanio Marittimo e lo stesso dicastero ne sia proprietario;
è emerso in questi anni come le risorse economiche, strutturali logistiche degli Enti locali competenti non siano assolutamente sufficienti a far fronte a situazioni emergenziali che hanno interessato ciclicamente la laguna;
nella seconda metà del mese di luglio del 2015, anche a causa delle ondate anomale di calore che hanno interessato gran parte d’Italia, la laguna di Orbetello è stata infatti oggetto di una vera e propria catastrofe ecologica. È stata rilevata la morte di oltre 120 tonnellate di pesci che ha certificato il peggiore disastro ambientale degli ultimi 70 anni. Tale calamità che ha inoltre causato una perdita economica di circa 20 milioni di euro mettendo a rischio decine di posti di lavoro;
nelle ultime settimane sono emersi sulla stampa locale numerosi articoli allarmanti sulla possibilità che si possa verificare presto nella laguna di Orbetello un nuovo disastro ambientale. Tra le criticità rilevate:
- I ritardi per il rinnovo del citato accordo di programma;
- Il mancato utilizzo, per differenti motivazioni, dei battelli utilizzati per evitare la crescita delle alghe;
- la mancanza di un efficace e tempestivo piano di emergenza;
appare quindi evidente, aldilà delle singole responsabilità, che il modello di governance attuale della Laguna di Orbetello, pur affidando le competenze della laguna agli enti territoriali, manca però di adeguate risorse economiche e tecniche capaci di assicurare una corretta gestione di un ecosistema così complesso e fragile e che interessa un vasto e diversificato tessuto ambientale, occupazionale ed economico;
alcune porzioni della Laguna di Orbetello sono state riconosciute Sin (Sito di bonifica di interesse nazionale) ai sensi della Legge numero 179 del 31/07/02;
nel mese di dicembre 2016 il Cipe ha destinato 276 milioni di euro dei fondi del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 (gestiti dalla Regioni) per la bonifica dei Sin;
la salvaguardia della laguna di Orbetello è stata oggetto di atti parlamentari e di proposte di legge nell’attuale Legislatura.
Se i ministri competenti ritengano necessario stanziare annualmente adeguate risorse economiche per assicurare, di concerto con gli altri enti territoriali preposti, la corretta gestione del complesso e delicato ecosistema ambientale della laguna di Orbetello;
per quali motivi il Ministero dell’economia e delle finanze non ha ratificato l’accordo citato in premessa;
se ed in quali modalità le risorse economiche stanziate dal Cipe per i Sin verranno utilizzate per salvaguardare l’ecosistema della Laguna di Orbetello.