FOLLONICA – “Sono sconcertanti le parole del Consigliere Comunale follonichese Chirici sulla vicenda Zonfone”.
Così inizia la risposta dell’assessore con delega alla gestione delle Bandite di Scarlino Luca Niccolini.”Mi domando come il consigliere possa dire queste cose – aggiunge – evidentemente non è andato a vedere nemmeno tutta la documentazione relativa a quell’affidamento. In primo luogo faccio presente che le Bandite di Scarlino non costituiscono un ente a parte, come afferma Chirici, ma un ufficio del Comune di Scarlino che opera sotto le direttive della Regione Toscana. Detto ciò, andiamo al caso Zonfone.
Nella procedura di affidamento, la commissione giudicatrice era composta da quatto membri, e cioè un funzionario della Regione Toscana, il responsabile del Servizio Bandite e due dirigenti del Comune di Follonica, che hanno valutato il progetto di riqualificazione presentato dal privato e affidato la concessione. Nel momento in cui il privato, in possesso del titolo concessorio, ha chiesto il permesso a costruire al Comune di Follonica, proprio quel Comune e gli stessi dirigenti lo hanno negato, in base al regolamento dell’Ente Parco di Montioni”.
“Ma come si può pensare che Bandite di Scarlino abbiano lavorato con una cattiva gestione? A giudicare il progetto, e successivamente a negare il permesso, non è stato il Comune nel quale Chirici svolge attività amministrativa? Occorre fare una ulteriore e doverosa precisazione, per evitare errori e fraintendimenti: il privato ha attivato un ricorso, verso il diniego del Comune di Follonica, al Tar Toscana, ma finché il Tribunale non si sarà espresso, risulta impossibile chiedere una revoca dell’affidamento, anche perchécomune tale eventuale revoca potrebbe determinare un ulteriore ricorso.
A conclusione, vorrei invitare il consigliere follonichese Chirici ad informarsi in modo più approfondito sulla Gestione Bandite: se vorrà, sarò lieto di fargli da guida. Se poi non dovesse ritenenersi soddisfatto, potrebbe sempre chiede al Consiglio Comunale di Follonica, del quale fa parte, di “uscire dalla convenzione amministrativa”, seppur rinnovata poco più di due anni fa dai Comuni che danno vita alle gestione stessa, e cioè Scarlino, Castiglione della Pescaia, Gavorrano e , appunto, Follonica”.