FIRENZE – «La legge sui vaccini sarà approvata nel primo consiglio regionale di giugno e sarà la legge più avanzata d’Italia sul tema, di gran lunga più coraggiosa e completa di quelle approvate o in discussione nelle altre regioni».
E’ l’annuncio che danno l’assessore regionale Stefania Saccardi, il capogruppo Pd Leonardo Marras ed il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli al termine della riunione del gruppo consiliare tenutasi oggi pomeriggio.
«Le difficoltà ad affrontare pienamente con le competenze della Regione, temi che attengono ai diritti fondamentali e che coinvolgono bambini, famiglie, la salute dei cittadini – spiegano Saccardi, Marras e Scaramelli – ci hanno impegnato molto nella ricerca delle soluzioni. In Toscana, non si potranno iscrivere i propri figli se non hanno fatto tutti i vaccini, obbligatori o raccomandati che siano, ai servizi a domanda individuale, ossia agli asili nido e ai servizi integrativi dell’infanzia. Per noi, tutti i vaccini sono indispensabili, sono solo regole vecchie e purtroppo non ancora modificate che impongono di mantenere questa differenza. Per questo, per le scuole materne, un servizio universale, rimarrebbe una deroga all’iscrizione per i vaccini raccomandati ma viene introdotto l’obbligo per i genitori a frequentare corsi a carattere scientifico sul tema, almeno fino a quando non ci sarà più questa distinzione tra obbligatori e raccomandati. In questi mesi c’è stata una grande fase di ascolto e di approfondimento e oggi il Pd è in grado di avanzare una proposta di legge, anche raccogliendo spunti da chi aveva le posizioni più critiche. Coniugare diritti individuali e collettivi, questo il fine della legge che non poteva che essere perseguito con l’ascolto, l’arricchimento della proposta, l’estensione della conoscenza.
Un testo ricco di aspetti importanti – proseguono Marras, Scaramelli e Saccardi – come la farmacovigilanza, un piano di informazione e sensibilizzazione sui vaccini, il coinvolgimento dei pediatri di base, così come degli insegnanti e del personale scolastico. L’obiettivo che abbiamo perseguito come Pd è stato quello di favorire un processo di consapevolezza e di conoscenza.
Siamo convinti che la nostra proposta possa rappresentare un ulteriore contributo dalla Toscana al Governo nazionale che in queste ore sta elaborando il testo del Decreto Legge. Da domani – concludono – apriremo il confronto con gli altri gruppi del Consiglio regionale perché la prossima seduta della commissione sia quella decisiva».
Scheda, Proposta di legge Pd, i punti principali
Finalità – Nelle finalità si esplicita che la “legge disciplina le vaccinazioni dei minori, quali strumenti tra i più sicuri ed efficaci per prevenire l’insorgere e la diffusione delle malattie”.
Vaccini obbligatori – Nel rispetto del calendario vaccinale previsto dal Piano nazionale prevenzione vaccinale vigente, l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalle leggi vigenti requisito per l’iscrizione annuale:
- a) ai nidi d’infanzia
- b) ai servizi integrativi per la prima infanzia ;
- c) alla scuola dell’infanzia
Vaccini raccomandati – Nel rispetto del calendario vaccinale, l’avere assolto le vaccinazioni raccomandate per i minori dal Piano nazionale prevenzione vaccinale, costituisce requisito per l’iscrizione annuale ai nidi d’infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia e alle scuole dell’infanzia.
In deroga, i minori possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia anche senza avere assolto le vaccinazioni raccomandate soltanto se ricorrono tutte le seguenti condizioni:
- a) i genitori o gli esercenti la tutela del minore dichiarano la propria disponibilità ad effettuare percorsi informativi sulle tematiche vaccinali all’atto della richiesta di iscrizione annuale;
- b) i percorsi informativi devono essere assolti prima dell’inizio dell’attività annuale.
I percorsi informativi sono svolti dalle aziende unità sanitarie locali, con oneri a carico dei genitori o degli esercenti la tutela del minore, secondo le modalità definite con regolamento regionale.
Casi particolari – Ai fini dell’iscrizione, ammissione e permanenza la vaccinazione è omessa o differita in caso di accertati pericoli concreti per la salute del minore in relazione a specifiche condizioni cliniche.
(Un regolamento regionale disciplinerà le modalità di acquisizione e presentazione della documentazione attestante la necessità di omettere o differire la vaccinazione).
Esclusioni – Le disposizioni non si applicano ai minori che sono già iscritti ai nidi d’infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia, alle scuole dell’infanzia al momento dell’entrata in vigore della legge.
Informazione e sensibilizzazione – Il servizio sanitario regionale assicurerà servizi di informazione e sensibilizzazione in materia vaccinale, mirati all’ascolto dei genitori, ad una informazione personalizzata, alla focalizzazione e definizione di obiettivi realistici, condivisi e negoziati rispetto alle specifiche situazioni familiari, alla facilitazione della decisione e all’ampliamento delle scelte.
Le ASL, a tal fine, organizzeranno programmi di formazione in materia di consulenza vaccinale rivolti al personale sanitario e ai pediatri di libera scelta; prevedranno o rafforzeranno punti informativi dedicati, comprensivi dei punti nascita, aventi lo scopo di informare i cittadini sulla rilevanza dei vaccini nell’ambito della prevenzione collettiva, di dare risposte ai quesiti posti dalle famiglie e di illustrare le misure di igiene e prevenzione finalizzate a garantire la salute dei minori;
promuoveranno accordi con i responsabili dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia per l’effettuazione di azioni di prevenzione e sensibilizzazione in tali ambiti, eventualmente anche mediante il coinvolgimento del personale docente.
Vaccinovigilanza – Il monitoraggio degli eventi avversi a seguito di vaccinazione sarà effettuato nell’ambito del sistema di sorveglianza su farmaci, vaccini e dispositivi medici della Regione Toscana, approvato con deliberazione della Giunta regionale. La vaccinovigilanza ricomprende l’insieme delle attività relative alla raccolta, valutazione, analisi e comunicazione degli eventi avversi che seguono l’immunizzazione.
Adempimenti del personale scolastico – Il personale scolastico dovrà presentare una autocertificazione attestante l’assolvimento degli obblighi vaccinali rilasciata dalla competente struttura del servizio sanitario nazionale.