ROCCALBEGNA – «Con l’approvazione del rendiconto di gestione 2016, avvenuta durante la seduta del consiglio comunale del 2 maggio scorso con il parere contrario dell’opposizione presente in aula, si è concluso l’iter di approvazione di quello che possiamo definire uno dei bilanci più disastrosi che il Comune di Roccalbegna abbia mai visto». Il capogruppo PD in consiglio comunale Giuseppe Conti commenta così il bilancio del Comune di Roccalbegna.
«I numeri purtroppo parlano chiaro, cosa che non riesce a fare altrettanto il sindaco durante la sua esposizione quando, erroneamente, indica come avanzo di amministrazione un importo che nulla ha a che vedere con la reale somma a disposizione dell’Ente – prosegue Conti -. Ma questo ormai non ci sorprende più visto che il Sindaco, nonostante sia a capo dell’amministrazione comunale da anni, dimostra di non aver ancora chiara la differenza tra avanzo di amministrazione e somme destinate agli investimenti. Errore voluto per non dover giustificare un avanzo di amministrazione di oltre 500 mila euro a fronte di quello dichiarato di 121 mila? Non credo, visto che lo stesso erroneo dato è stato fornito subito dopo anche dall’assessore al bilancio».
«Tanta confusione quindi nel palazzo comunale della Rocca, e questo spiega perché da almeno un decennio, investimenti e progetti di sviluppo per il territorio non se ne fanno. Un fallimento totale quindi della gestione economico finanziaria del comune, come testimoniano i documenti del rendiconto 2016, presentati in Consiglio dall’Amministrazione Galli. Numeri alla mano, la prova che il comune non è riuscito a produrre nulla, paradossalmente soltanto risorse disponibili ma non investite per migliorare i servizi ai cittadini. Certo è che i 500 mila euro di avanzo testimoniano che, una più attenta e accurata gestione sia delle entrate che delle uscite nella e dalla cassa comunale, avrebbero quantomeno permesso di dare risposte concrete ad alcune delle tante problematiche presenti sul territorio».
«Da una parte quindi non si trovano nuove risorse da inserire in bilancio e dall’altra le poche che ci sono non vengono utilizzate. Il risultato è l’assenza di investimenti in opere pubbliche che, tradotto in termini operativi, significa nessuna manutenzione alle strade, nessun intervento di prevenzione del rischio idrogeologico, per non parlare del servizio scolastico e del settore sociale dove si registrano soltanto tagli alla spesa – afferma il consigliere di opposizione -. La diligenza del buon padre di famiglia nell’amministrare il comune, non è certo prerogativa del Sindaco il quale probabilmente pensa che un buon amministratore si riconosca dalla capacità di non spendere e fare economia».
«Insomma, chi ha la gestione dei denari a Roccalbegna, preferisce non avere per non dover fare e ancor più non spendere le poche risorse disponibili. Allora la domanda sorge spontanea: si può riuscire a governare un territorio scegliendo di “Non Amministrare”? Il sindaco sembra essere riuscito nell’intento, peccato che nel frattempo Roccalbegna continua ad essere il Comune più povero di tutta la Toscana. Di questo il primo cittadino dovrebbe iniziare a prenderne coscienza e capire, prima che sia troppo tardi – conclude -, che non spendere oggi significa non investire nel futuro del proprio territorio e dei suoi cittadini».