FIRENZE – Parte oggi la campagna regionale di promozione del bando co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per agevolare la nascita di nuove imprese giovanili, femminili e di destinatari di ammortizzatori sociali nei settori manifatturiero, commercio turismo e terziario. Il bando, che rientra nel POR FESR 2014-20 e tra le opportunità di Giovanisì (area ‘Fare impresa’), mette a disposizione 16 milioni di euro sotto forma di microcredito. Aperto lo scorso 1 marzo fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
“Ci sono – ha spiegato il presidente Enrico Rossi – ancora risorse a disposizione e il bando rimarrà aperto fino al loro esaurimento, ed è fondamentale che possano essere messe a disposizione per l’avvio di nuove attività e permettere di far crescere l’occupazione delle categorie più svantaggiate. Con questa campagna vogliamo far conoscere questa opportunità che da attuazione a uno dei 25 punti del programma di legislatura”.
“La misura in questione – ha aggiunto l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – si rivolge ad una platea di potenziali fruitori molto ampia. Lo scopo è stimolare la creazione di nuove imprese senza troppi vincoli di carattere burocratico. La campagna partirà oggi su autobus e pensiline e successivamente si estenderà a radio, quotidiani online e cinema in modo da ottenere una diffusione capillare dell’informazione su tutto il territorio regionale”.
I soggetti beneficiari sono micro e piccole imprese, giovanili, femminili o di destinatari di ammortizzatori sociali costituite nei due anni precedenti la data di presentazione della domanda e/o persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione. Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 8 mila euro e superiore a 35 mila. Il finanziamento da restituire a tasso zero alla Regione è di importo massimo pari a 24,5 mila. La durata del finanziamento è di 7 anni.
Sono ammesse le seguenti spese: per investimenti (beni materiali come impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all’attività di impresa, opere murarie connesse all’investimento; beni immateriali come brevetti, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale) e per capitale circolante (nella misura del 30% del programma di investimento ammesso: spese di costituzione, spese generali, scorte).