ORBETELLO – “In merito alla questione migranti, questa mattina abbiamo appreso dalla stampa che l’amministrazione Casamenti non sa se sul nostro territorio ci sono privati che hanno partecipato al bando di assegnazione o che parteciperanno, ma che qualora così fosse non lo avrebbero fatto o non lo farebbero con l’approvazione della giunta Casamenti. A chiarire la posizione della giunta e a rompere il silenzio del sindaco in merito alla questione dei migranti è stato l’assessore Luca Minucci, nonché esponente di Fratelli d’Italia”.
Il Pd area riformista di Orbetello interviene sulla questione migranti in laguna.
“Nella nota – prosegue il Pd – si legge che secondo l’assessore: “Siamo di fronte a fantomatici percorsi di inserimento con lo sfruttamento della situazione da parte di privati e cooperative per fini economici. Questa è la realtà, chi vuole guadagni facili mette a disposizione immobili e lo fa bypassando la volontà degli amministratori e dei residenti.”A questo punto, è opportuno che il sindaco Casamenti chiarisca una volta per tutte la posizione dell’amministrazione nei confronti dei privati e delle associazioni che si sono resi disponibili ad ospitare ed avviare i percorsi di integrazione, aderendo al bando emesso dalla Prefettura. Il sindaco stesso aveva affermato che ad Orbetello sono state ospitate donne e bambini.
Bisogna capire, dunque, se lo stesso primo cittadino, nel caso in cui ne avesse avuto la possibilità, avrebbe impedito ai privati e alle associazioni in questione di accogliere donne e bambini e, da cristiano, si sarebbe contrapposto a quanto sostenuto dalla Chiesa e da Papa Francesco che ha ricordato al mondo che proteggere i migranti è un dovere morale e che è ipocrita dirsi cristiani e cacciare via i rifugiati. Dal canto nostro, ribadiamo con forza che il modello di accoglienza diffusa funziona e che è uno strumento prezioso da difendere, raccontare e replicare, oltre che uno straordinario esempio di fratellanza. Il sindaco è a un bivio: se la giunta Casamenti e la maggioranza hanno deciso di seguire la linea politica di Fratelli d’Italia, deve dirlo apertamente”.
Anche Sinistra Italia interviene sulla questione.
“I migranti arrivano anche in Maremma – si legge in una nota – Di questi 1109 risiedono nel territorio comunale di Orbetello, pari al 7,5% della popolazione, in questo caso il 60% sono cittadini romeni e moldavi. Al momento sono i privati ad accoglierli con i bandi prefettizi. Privati di tutti i colori che accolgono persone in numero commisurato alla popolazione residente. A Orbetello non sappiamo chi sia il soggetto né quante sono le persone ospitate. Pare strano però che il sindaco (per motivi sanitari, educativi, sociali) non ne sappia nulla e alzi le mani. Semmai (ma è solo una ipotesi) è interessante che quando non c’è la demagogia tutto passa sotto silenzio rendendo evidente quella che è la differenza fra rischio reale e quello percepito: sono qui da un anno e non ne sapevamo nulla. Magari sono disgraziati che cercano pace e pensano al paese che hanno lasciato”.
“Ma perché il sindaco sta zitto? – insiste Sel – Perchè una cosa che ha (pare) funzionato gli dà così fastidio? Può anche prendersene il merito. Perché alcuni si fanno prendere da facili isterismi collettivi francamente fuori luogo per una cosa che è praticamente sconosciuta a tutti? Mah. E sia chiaro: qui il buonismo non c’entra nulla. Far stare bene tutti a casa loro è una priorità talmente banale che l’avevamo inventata tanto tempo fa: si chiama anti-imperialismo e autodeterminazione dei popoli. E non è che ci sia il marchio di fabbrica su questa cosa. l’ha praticata bene anche un uomo democristiano amato dal nostro popolo e anche all’estero. Un uomo che, nell’interesse del paese Italia, ha provato a condividere un po’ di benessere e di pace anche con alcuni paesi del terzo mondo. Era il presidente dell’Eni che, invece di bombe e distruzione portava scuole, fabbriche, formazione, ma fu ucciso per motivi che disturbavano le economie occidentali. Forse si dovrebbe partire da lì.
Ricordiamo le parole di Papa Francesco che oggi, atterrato in Egitto, dice: “Mentre da una parte ci si allontana dalla realtà dei popoli, in nome di obiettivi che non guardano in faccia a nessuno, dall’altra, per reazione, insorgono populismi demagogici, che certo non aiutano a consolidare la pace e la stabilità: nessun incitamento violento garantirà la pace, ed ogni azione unilaterale che non avvii processi costruttivi e condivisi è in realtà un regalo ai fautori dei radicalismi e della violenza”. Condividiamo ogni singola parola. E a Orbetello qualcosa di buono è stato fatto”.