GROSSETO – Doppio appuntamento venerdì 28 e sabato 29 con il Teatro Visibile, la stagione coorganizzata dal Comune di Grosseto con Fita-Grosseto.
Venerdì mattina alle 10,30 alla Sala Friuli sarà proposta la lezione-spettacolo gratuita Storie allo specchio- viaggio oltre i confini del doppio. Circa 150 studenti delle scuole superiori grossetane assisteranno a una rappresentazione teatrale che unisce filosofia, letteratura e musica messa in scena da Fabio Cicaloni e Paola Salvestroni. Il tema è quello affascinante del “doppio” partendo dall’archetipo classico per arrivare alla letteratura contemporanea. Le letture sceniche saranno accompagnate da canzoni sul doppio di importanti cantautori italiani e interpretate da Fabio Cicaloni.
Sabato 29 torna il divertentissimo Decamerone di Boccaccio al Teatro degli Industri con le musiche dal vivo di Paolo Tenerini nella versione dei Teatranti di Fabio Cicaloni. Doppia replica al mattino alle 9 e alle 11 per gli studenti delle scuole grossetane (esaurito) e una replica serale per tutti. (Prevendita all’edicola La Pace o a teatro un’ora prima dello spettacolo, costo 10 euro).
La storia
Una compagnia teatrale di girovaghi si trova a Firenze nell’estate del 1630 a mettere in scena alcune novelle del Boccaccio. Il Decameroneoffre loro la possibilità di riflettere sull’umanità rappresentata dall’autore, ma, al contempo, lo spunto per giocare sulle storie più piccanti, irriverenti e più spassose che la letteratura ci abbia mai regalato. Fra prove di scena, costumi improvvisati e allestimenti da teatro popolare e commedia dell’arte, i teatranti di oggi diventano i teatranti di allora, ma un colpo di scena rovinerà l’audace impresa.
Note di regia
Il Decamerone è la rappresentazione di tutta l’umanità con le sue astuzie, penose nefandezze e umane debolezze, un contenitore di canovacci strutturati per una compagnia da commedia dell’arte, ma anche una delle opere più vere e autentiche di tutta la nostra letteratura, in quanto carnale e brutale nel suo raccontare l’essere umano. E’ un’opera che ci ricorda di essere vivi e che ci invita a vivere in un momento storico come il nostro in cui tutto è difficile e duro, ma lo vuol fare anche muovendoci a ridere, e non certo per leggera frivolezza, quanto più per consapevole e studiata ironia che si fa vitale. Finché racconteremo storie e finché saremo lì ad ascoltarle come l’onesta brigata del Decamerone, allora saremo certi che ancora viviamo e che esiste sempre un motivo per guardare avanti e vivere fino in fondo la nostra esistenza. Un inno alla vita, dunque, quello che Boccaccio ci alita ancora a distanza di quasi sette secoli, per ricordarci che sta a noi chiuder fuori l’appestato mondo dei corrotti di carne e di spirito per ricreare un universo puro, fatto di semplicità bella e vera.
Il teatro visibile
Questa piccola stagione intende avvicinare i giovani al mondo del teatro attraverso il linguaggio della commedia, proponendo due opere abitualmente in programma in tutti i percorsi di studio, ma perfette anche per un pubblico adulto.
Il titolo della stagione, Il teatro Visibile, allude proprio al fatto che molte volte studenti e lettori di ogni età trovano noiosa la lettura di un’opera letteraria e non si appassionano al mondo di cui essa è parte. Il teatro deve essere visto, ma spesso gli adattamenti più sofisticati non ne permettono l’immediata fruizione e la godibilità che le opere meritano. Si pensi, ad esempio, al linguaggio di Boccaccio.
L’obiettivo di questo piccolo progetto è dunque quello di dare agli alunni delle scuole secondarie, di primo e secondo grado, ma anche a tutti gli amanti dei classici, la possibilità di godere di un patrimonio culturale enorme che è quello della letteratura classica, attraverso un approccio divertente che ne esalta il valore comico, ma che, al contempo, lascia grande spazio alla riflessione.
Momento culminante del progetto sarà il dibattito. Alla fine di ogni spettacolo (della durata massima di 90 minuti) attori e registi apriranno un interessante dialogo con gli spettatori e forniranno loro anche strumenti di lavoro sul testo relativamente all’adattamento a cui essi hanno assistito. Per le scuole, su richiesta dei docenti interessati, i registi (insegnanti anche loro), potranno programmare anche un successivo intervento in classe per approfondire i temi scaturiti dal dibattito.