GROSSETO – Soddisfatti entrambi i tecnici al triplice fischio di Albinia-Invicta Grosseto, gara piacevole e corretta che ha messo di fronte due avversarie diverse per storia e trascorsi nella stessa Coppa Passalacqua; soprattutto, grandi strette di mano e sportività fra i due mister.
“Nel primo tempo eravamo col freno un po’ tirato – ha esordito Gabriello Carotti, timoniere dell’Albinia dopo Claudio Fusini – perché loro giustamente avevano un passo diverso dal nostro, si sono allenati veramente bene, hanno anche vinto un campionato meritatamente perché il loro mister li fa giocare bene e a questi livelli devono giocare la palla, non fare tiri lunghi e pedalare. Stasera hanno giocato un pochino così e abbiamo visto un buon calcio dalla provincia di Grosseto. Negli spogliatoi dirò ai miei che c’è mancata la vittoria, nel secondo tempo ho cambiato un po’, messo tre punte, un trequartista. Io non ho ragazzini in mezzo al campo che pressano, ho chi gioca bene la palla ma loro con la loro qualità ci hanno messo in difficoltà. Pareggio giusto. E’ stato bello”.
“Abbiamo giocato sabato vincendo il campionato – ha continuato Roberto Giagnoni, guida del campione provinciale Invicta Grosseto – eravamo un po’ corti. Stasera un bel primo tempo dove abbiamo creato occasioni, segnato, colpito una traversa, ma nel secondo sapevo che ci sarebbe stato un po’ di calo. Però all’ultimo abbiamo anche rischiato di vincere ma l’1-1 è stato giusto. Ambizioni? Non ne abbiamo, avevamo in panchina tre 2000 e tre 2001, ho visto che giovani come Santiloni stanno già bene col gruppo e niente da recriminare, son contento. Ci auguriamo di essere la rivelazione del torneo ma andiamo avanti per la nostra strada, conosco il nostro valore e cosa possiamo fare”.