GROSSETO – Si è costituito ieri sera, presso la Fondazione Bianciardi, sede della sezione ANPI “Elvio Palazzoli” di Grosseto, il Comitato unitario antifascista, promosso dal comitato provinciale dell’ANPI “Norma Parenti”.
Hanno aderito: ATTAC, Partito Democratico, CGIL, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Sinistra Italiana, Forum Cittadini del Mondo, Rete Studenti Medi, Possibile, Agende Rosse “Peppino Impastato”, ARCI Khorakhanè, Working Class Hero, Festival Resistente, Libera, Lega Ambiente, oltre a numerosi cittadini e cittadine. Essi si sono riconosciuti nei valori della Costituzione democratica e antifascista e hanno condiviso un programma comune con i seguenti obbiettivi: la difesa della pace, la cultura dell’antifascismo, la necessità di portare l’antifascismo nel consiglio comunale di Grosseto e la partecipazione di massa alla manifestazione del 25 aprile prossimo, Festa della Liberazione dal nazismo e dal fascismo.
«Il Comitato si è costituito come organismo di massa con l’unica discriminante antifascista, aperto a tutte le forze politiche, sindacali, a tutte le associazioni e alle singole cittadine e cittadini, che si riconoscono nel programma». Affermano dal comitato.
Come primo atto il Comitato unitario antifascista ha deciso di sottoscrivere l’appello congiunto ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL, ACLI nazionali, “Basta con questo gioco alla guerra”, di cui riportiamo il testo integrale, firmato da Smuraglia (ANPI), Chiavacci (ARCI), Camusso (CGIL), Furlan (CISL), Barbagallo (UIL), Rossini (ACLI) e a cui aderiscono Don Luigi Ciotti, Alessandro Pace, Sandra Bonsanti e l’Associazione per il rinnovamento della sinistra.
«Questo è un appello urgente per la pace. Un appello alla civiltà suprema del dialogo, della sua umanità, della sua intelligenza. Leggiamo e apprendiamo di bombe, di grandi eventi nucleari, di raid preventivi. Un irresponsabile e impressionante gioco alla guerra che deve essere subito fermato. Chiediamo con forza alle istituzioni internazionali, ai Governi del mondo che si metta a tacere l’assurdo di queste intenzioni che porterebbero a effetti disastrosi e di morte già tragicamente vissuti. Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini affinché si mobilitino per diffondere il più possibile voci e iniziative di pace, anche in nome della nostra Costituzione che sempre ci ricorda che “l’Italia ripudia la guerra”».