GROSSETO – «Il sindaco elude il problema nascondendosi dietro l’alibi del rispetto della legalità». Inizia così la nota con cui Giuseppe conti e Catiuiscia Scoccati del Pd grossetano criticano le scelte dell’amministrazione comunale sulla vicenda dei pozzi irrigui.
«Il sindaco Vivarelli Colonna confonde l’opportunità di venire incontro alle esigenze di quei cittadini che contribuiscono a rendere più bella la nostra città, con la necessità di rappresentare in ogni situazione sempre se stesso come unico depositario di legalità e di verità. Atteggiamento che sicuramente lo ha ripagato durante la campagna elettorale ma che adesso, di fronte al compito di governare questa città, lo evidenzia come inadeguato e privo di quella caratteristica che il Sindaco di tutti dovrebbe avere: la capacità di ascoltare».
«Partire sempre dal presupposto che l’unica soluzione per rimanere nell’alveo della legalità sia sempre e solo quella che in modo unilaterale si crede perseguibile, è un errore politico di non poco conto. Esiste una soluzione che, oltre a rispettare le normative, le sentenze ed i regolamenti, consente ai cittadini di contribuire al decoro urbano da lei spesso tanto decantato, e al contempo tutelare i diritti e le tasche di quei contribuenti che il giardino non ce l’hanno e giustamente non devono pagare per gli altri».
«È sicuramente confortante per i cittadini sapere di avere un Sindaco che non si porrà mai “contra legem”, ma ricorrere addirittura alla sentenza del Consiglio di Stato che definisce il perimetro dei servizi pubblici quando la questione è ben altra cosa, sembra un po’ fuori luogo. Comunque crediamo di farle cosa gradita ricordandole uno dei punti principali della sentenza proprio da lei citata che, evidentemente sfuggita alla sua attenzione, prevede nei casi in cui “la proprietà delle reti sia nella mano pubblica, la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali essenziali, rimanga in ogni caso nella mano pubblica”».
«Lasciamo a Lei le dovute considerazioni visto che le sue contraddittorie affermazioni prima parlano di regalare a titolo gratuito i pozzi, poi di concederne il possesso ai cittadini che ne faranno richiesta. Un po’ di chiarezza non farebbe male non crede?»
«Una cosa è cedere a titolo gratuito, un’altra dare in concessione il solo possesso degli impianti. Ma il suo staff sarà sicuramente in grado di dare risposte adeguate e soprattutto di fornire, in sede di consegna, tutte le certificazioni di conformità degli impianti ed i relativi collaudi trattandosi di opere di urbanizzazione, e per questo non c’è bisogno di scomodare le sentenze del Consiglio di Stato, è la semplice normativa in materia che lo prevede».
«Ripetiamo ancora una volta affinchè sia più chiaro Signor Sindaco, nessuno mette in dubbio che gli utenti che usufruiscono del servizio, alcuni dei quali le hanno sicuramente dato il loro consenso elettorale, debbano compartecipare alle spese afferenti il servizio stesso».
«In quanto Sindaco non le dovrebbe essere difficile dimostrare di conoscere la situazione meglio di noi. Visto che esiste, prenda la decisione più saggia, quella che nel rispetto della legalità a cui lei e tutti noi teniamo, dia anche risposte nell’interesse dei cittadini, sperando di non vedere questa estate il verde privato nelle stesse condizioni in cui versa il verde pubblico».