GROSSETO – «Continua il programma DRC (Demolizione-Rimozione-Chiusura) del nostro sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, nel frattempo le erbacce pubbliche avanzano. Dopo le panchine del centro storico e la struttura termale di Roselle, questa volta a farne le spese di questa a dir poco approssimativa e dilettantistica attività amministrativa del primo cittadino, sono quei pozzi che per anni hanno permesso in alcuni quartieri di mantenere oltre al verde pubblico anche quello privato e di cui oggi se ne annuncia la chiusura». Così intervengono i due membri del Pd di Grosseto Giuseppe Conti e Catiuscia Scoccati.
«Fermo restando che, trattandosi di un servizio al cittadino si ritiene giusto che lo stesso contribuisca in modo equo alle spese di gestione e manutenzione dei pozzi, quello che merita sottolineare è la mancanza assoluta da parte del primo cittadino, di concertazione con i diretti interessati sulle soluzioni idonee ai problemi, preferendo l’annuncio eclatante ad effetto mediatico, teso soltanto ad amplificare il problema e dimostrare una finta operatività di questa Giunta, senza mai dare soluzioni adeguate».
«Considerata la stagione primaverile già inoltrata, prevedere oggi la costituzione di consorzi in grado di richiedere specifiche concessioni per utilizzare l’acqua e che si facciano carico dei costi di gestione e di manutenzione, significa protrarre ulteriormente i tempi già stretti per la gestione dei pozzi stessi».
«Di difficile attuazione anche la gestione da parte di singoli Condomini di alcune zone della città, dove la rete di distribuzione dell’acqua dei pozzi, non prevede una diversificazione per ogni lotto edificato, in quanto pozzi a servizio di interi quartieri».
«Servirebbero ulteriori interventi e ulteriori spese a carico di chi, visto che trattandosi di opere di urbanizzazione realizzate da privati e per convenzione prese in carico dall’Amministrazione, mantenerne il corretto funzionamento spetta proprio al Comune? Oppure il Sindaco con un improvviso atto di bontà ha intenzione di trasferire ai privati la gestione e manutenzione di strutture ormai vetuste e non a norma? Quale sarà il prossimo eclatante annuncio del nostro vulcanico sindaco? Trasferire ai privati anche la gestione e manutenzione delle strade e marciapiedi cittadini, viste le condizioni in cui versano?».
«L’acqua fino ad ora utilizzata anche per i giardini privati, è servita a rendere il contesto urbano più gradevole grazie alle zone a verde curate dai cittadini stessi, i quali hanno contribuito a migliorare la qualità ambientale di tutta la città».
«Il ritorno in termini di lotta al degrado a vantaggio del decoro urbano, va ben oltre le spese di manutenzione e gestione fino ad oggi poste in carico all’Amministrazione. Viviamo in un contesto dove le bellezze naturali rappresentano il nostro migliore biglietto da visita, e mettere in discussione la possibilità di curare la nostra città sotto questo profilo, significa creare una danno di immagine a tutto il nostro territorio. La soluzione più logica e naturale è quella che vede la gestione unitaria dei pozzi cittadini da parte di una unica azienda che peraltro già esiste ed è di proprietà interamente del Comune, la Sistema srl».
«Questo impedirebbe la sospensione dell’erogazione dell’acqua per l’irrigazione dei giardini privati durante la imminente stagione estiva, consentendo l’attivazione di un percorso finalizzato alla giusta compartecipazione degli utenti alle spese afferenti il servizio stesso. Spesso la soluzione più logica anche se la meno eclatante, è quella più semplice e razionale. La soluzione concertata è l’unica in grado di garantire i diritti di tutti i cittadini, compreso quelli che non hanno un giardino da irrigare, ma che hanno il diritto di avere dei parchi pubblici vivibili e privi di erbacce alte 2 metri, o i cittadini si devono fare carico anche della manutenzione di queste zone?».