GROSSETO – Arriveranno entro il mese di aprile anche a tutti i contribuenti della provincia di Grosseto i bollettini con il tributo di bonifica per il 2016 secondo una elaborazione in base a parametri diversi rispetto al passato.
In particolare, sono 1,6 milioni i bollettini che arriveranno; l’80% dei toscani pagherà meno di 50 euro, con una media che si attesterà sui 20 euro. Le cifre sono basse soprattutto per le famiglie medie, mentre pagano somme maggiori i grandi proprietari immobiliari (solitamente enti pubblici, holding immobiliari, grandi proprietari terrieri, ecc). A pagare l’avviso bonario, senza bisogno di ulteriore solleciti è oltre il 90% dei toscani.
A cambiare, rispetto al passato, in base alle linee guida dettate dalla legge regionale 79/2012, sono i criteri individuati per ripartire fra i consorziati il tributo di bonifica e le modalità di organizzazione dell’intero settore della bonifica e della difesa del suolo. Da quest’anno infatti diventa interamente operativa la riforma che ha portato, in Toscana, a un percorso virtuoso di razionalizzazione degli enti che si occupano di bonifica e difesa del suolo, passando dai precedenti 26 (13 Consorzi di Bonifica e 13 Comunità Montane) a 6 (numero degli attuali Consorzi di Bonifica).
Il nuovo assetto dei Consorzi stessi in Toscana, garantisce anche più equità fra i contribuenti, prevedendo pagamenti più omogenei in tutta la Regione. Fino allo scorso anno infatti, con i vecchi piani di classifica, i parametri per la definizione del tributo di bonifica erano molto diversi da zona a zona fino ad alcune nelle quali questo non veniva pagato. Adesso le procedure sono state uniformate sulla base di stringenti direttive emanate dalla Giunta Regionale, anche se rimane ovviamente la dovuta proporzione (prevista e dovuta per legge) fra il contributo e il beneficio ricevuto dal bene immobile (terreno o fabbricato) grazie ai lavori e all’attività del Consorzio di Bonifica. Questo significa che comunque, a parità di dimensioni dell’immobile e di rendita catastale (entrambi da valutare per calcolare il tributo) la somma da pagare può essere diversa per il tipo di beneficio che l’immobile riceve dai lavori del Consorzio.
Nel corso del 2016 le attività dello stesso Consorzio, nell’ambito delle Unità Idrografiche Omogenee, Destra Ombrone, Piana Grossetana e Albegna sono state molteplici, non solo di manutenzione ordinaria, ma anche straordinaria, così come previsto per il 2017 dal Piano delle Attività, al fine di migliorare sempre più la sicurezza idraulica su tutti i corsi d’acqua del comprensorio.
«Il principio – spiega il presidente del Consorzio 6 Toscana Sud, Fabio Bellacchi – è pagare equamente tutti con le stesse regole, perché la sicurezza idrogeologica non può essere a macchia di leopardo. Il nuovo assetto della bonifica in Toscana ha portato anche a un aumento del reticolo affidato ai Consorzi, che per il nostro è passato da 5.500 km a 11.500 km, unendo quindi l’omogeneizzazione e ottimizzazione delle spese a un aumento dei lavori e della sicurezza. Nell’ultimo anno abbiamo fatto considerevoli interventi nei più importanti corsi d’acqua, cercando di risolvere le situazioni più critiche. Da oggi questa attività sarà sistematica su tutto il reticolo idraulico e verrà programmata insieme ai Comuni secondo le linee guida approvate dalla Regione Toscana, in modo da garantire controlli e pulizia periodici, sfalcio della vegetazione e verifiche sulle opere idrauliche presenti, come paratoie, briglie, chiaviche e chiuse. Ovviamente anche noi non siamo esenti da critiche, ma sono convinto che con l’aiuto di tutti – cittadini, amministrazioni e associazioni di categoria e ambientaliste – riusciremo a far sì che tutti i corsi d’acqua del territorio senese vengano gestiti correttamente, garantendone la funzionalità idraulica e allo stesso tempo quel valore ambientale che ha fatto sì che le terre di Siena siano conosciute in tutto il mondo».
Il Consorzio di Bonifica Toscana Sud e il suo territorio – Con la riforma sui Consorzi di Bonifica attuata con la Legge Regionale n. 79 del 2012, il Consorzio 6 Toscana Sud risulta essere quello con una maggiore estensione territoriale di competenza di tutta la Toscana. Il comprensorio dell’ente si estende infatti su una superficie di 611.700 ettari che interessa interamente o parzialmente 54 Comuni delle Province di Grosseto e di Siena con circa 180mila consorziati. Queste l’elenco completo dei comuni della provincia di Grosseto ricadenti nel comprensorio del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud: Arcidosso (GR); Campagnatico (GR); Capalbio (GR); Castel del Piano (GR); Castell’Azzara (GR); Castiglione della Pescaia (GR); Cinigiano (GR); Civitella Paganico (GR); Gavorrano (GR); Grosseto (GR); Isola del Giglio (GR); Magliano in Toscana (GR); Manciano (GR); Massa Marittima (GR); Monte Argentario (GR); Montieri (GR); Orbetello (GR); Pitigliano (GR); Roccalbegna (GR); Roccastrada (GR); Santa Fiora (GR); Scansano (GR); Seggiano (GR); Semproniano (GR); Sorano (GR).
Guardando al futuro:lavori e opere per il 2017 – Alcuni dei lavori, delle riprofilature delle sezioni di deflusso, tramite trinciature e riescavo, realizzazione di scogliere, difesa spondale:
Comune di Capalbio: fosso Radicata, fosso della Bassa, fosso del Chiarone, fosso delle Anime Dannate, fosso Piancalcaia, Scaricatore delle Basse, fosso Barrucola.
Comune di Magliano in Toscana: torrente Osa, fosso della Riserva, fosso Poggio del Grillo, fosso Porcarelle, fosso Carpina.
Comune di Grosseto: fiume Ombrone, torrente Fossa.
Comune di Orbetello: fosso del Priorato, torrente Osa.
Comune di Castiglione della Pescaia: fiume Bruna.
Comune di Manciano: torrente Gorello.
Comune di Civitella Paganico: fiume Ombrone, torrente Gretano.
Comune di Cinigiano: fiume Ombrone, torrente Gretano.
Comune di Roccastrada: torrente Fossa.
Comune di Monte Argentario: fosso Boccadoro, fosso dei Mulini, fosso Porciano, fosso delle Buche.
Il Consorzio Toscana Sud in numeri – I Consorzi di Bonifica, a maggior ragione dopo la Riforma voluta dalla Regione, sono enti operativi, che vedono prevalere, fra i propri dipendenti, tecnici e operai. Nel caso del Consorzio di Bonifica 6 il personale è così suddiviso:
84 dipendenti.
1 Direttore Generale a tempo determinato
3 Dirigenti (2 tecnici e 1 amministrativo) di cui 2 a tempo determinato
41 operai alla guida di escavatori o trattori
19 tecnici che progettano tutti gli interventi realizzati direttamente dal Consorzio o affidati a ditte appaltatrici o ad aziende agricole
9 tecnici addetti al catasto per emissione del tributo e assistenza ai contribuenti
11 impiegati amministrativi
Rispetto al personale dipendente dei vecchi consorzi sono state assunte due persone a tempo determinato di cui una è il direttore generale.
Per meglio chiarire il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è passato da una superficie di 306.000 ettari a 611.000 ettari, con un incremento del 100%; un reticolo idraulico che è salito da 5.247 km a 11.300 km con un incremento del 110%. Una contribuenza totale di 11.105.208,67 euro e quindi con un costo totale/km di 982,76 euro, estremamente contenuto. Oltre alle attività di manutenzione ordinaria finanziate con il contributo, la struttura del Consorzio svolge anche attività di difesa del suolo per conto della Regione Toscana progettando e realizzando nuovi interventi e manutenzioni straordinarie sui corsi d’acqua anche di 2^ e 3^ categoria finanziati in tutto o in parte con finanziamenti pubblici per ulteriori 11.000.000 di euro circa.
La riforma 79/2012 ha snellito in modo consistente anche gli organi di gestione del Consorzio e i relativi compensi. Attualmente infatti l’unica carica retribuita è quella del presidente che riceve una indennità di circa 37.500 euro l’anno lordi (in base alla legge regionale non può essere superiore a quella di un sindaco di un comune di 15mila abitanti), mentre sono a titolo gratuito tutti gli altri consiglieri. I costi per gli organi di governo incidono sul bilancio per lo 0,0017%.