GROSSETO – Dieci incontri per dire basta al fumo o, almeno, per intraprendere un percorso per smettere di fumare. Riprendono da martedì 28 marzo i corsi promossi, già da alcuni anni, dalla Asl e organizzati dall’Unità funzionale “Dipendenze” Area Grossetana, in collaborazione con il Centro antifumo aziendale.
L’orario delle sedute, che si terranno all’Unità funzionale Dipendenze, di cui è responsabile il dottor Fabio Falorni, in via Don Minzoni 9, a Grosseto è dalle 17.30 alle 19.
Sono già aperte le iscrizioni e chi è interessato può rivolgersi ai numeri 0564/483741 (Unità funzionale “Dipendenze”), 0564/483344 (Centro Antifumo), ogni giorno dalle 8 alle 13.
Riprendendo la formula proposta anche negli anni passati, il corso di gruppo, condotto dalla dottoressa Paola Valenziano, associa lo “smettere di fumare” con i corretti stili di vita, come praticare la giusta attività fisica, mangiare correttamente, non abusare di alcolici, così come indicato dal progetto regionale e nazionale “Guadagnare salute”.
Il Servizio Dipendenze Area grossetana, peraltro, sta portando avanti anche percorso di counseling individuale contro il fumo che si tiene dal lunedì al venerdì (lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 8.30-13, martedì ore 15-18). Per informazioni e prenotazioni, chiamare il numero 0564.483741. Non occorre richiesta medica.
I servizi della Usl per combattere il fumo Da anni è attivo il Centro antifumo strutturato all’interno della Pneumologia, diretta dal dottor Antonello Perrella. Lo sportello informativo è agli ambulatori di Area medica dell’ospedale di Grosseto ed è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13. Al centro prestano servizio un medico pneumologo (la dottoressa Elena Canneti), due operatori antifumo (Mariella Saccocci e Simone Vichi), cui si aggiunge il supporto di una psicologa (la dottoressa Grazia Petruzziello del Dipartimento di Salute mentale). L’accesso è per appuntamento, chiamando il numero 0564.483344 (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13; email centroantifumo@usl9.toscana.it) o il CUP, con la richiesta del medico curante.
Oltre all’attività del Centro, la Usl promuove anche campagne di informazione attraverso le attività dell’Educazione alla salute in collaborazione con le scuole del territorio; gli esperti del Centro collaborano, inoltre, con l’Unità funzionale Dipendenze dell’area grossetana, che offre consulenze e collabora nelle attività di sensibilizzazione, oltre a promuovere corsi per smettere di fumare.
L’Unità Funzionale Dipendenze – Distretto Area Grossetana, si trova a Grosseto, in via Don Minzoni, 9. Per informazioni, telefonare al numero 0564/483741, dalle 8.30 alle 13.
L’unità funzionale Dipendenze dell’Area grossetana, in collaborazione con l’Educazione alla Salute, sta portando avanti anche il progetto europeo “Unplugged”, contro le dipendenze da fumo e droga, cui alcune scuole di Grosseto la Ungaretti e di Follonica.
Alcuni dati
Il fumo è la prima causa di morte evitabile nel mondo, responsabile del 10 per cento dei decessi tra gli adulti. Quasi 6 milioni di persone ogni anno muoiono a causa del fumo, di questi più di 600 mila sono non fumatori che subiscono le conseguenze del fumo passivo. In pratica quasi un abitante su 3 è fumatore. In Europa circa il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima e chi fuma è affetto per più anni da condizioni precarie di salute (dati OMS). L’OMS stima che, se non saranno effettuate politiche di contrasto entro il 2030, moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori e più dell’80% di questi decessi sarà tra le persone che vivono nei Paesi a basso e medio reddito.
In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età (ISTAT, 2012) e secondo il Rapporto fumo 2015, realizzato in collaborazione con la Doxa dall’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità, in Italia fumano circa 10,9 milioni di persone, di cui il 25,4% maschi e 18,9% femmine.
In Toscana, l’Agenzia regionale di sanità (ARS) segnala che, negli ultimi 50 anni, l’abitudine al fumo è molto diminuita, soprattutto nel sesso maschile. Siamo passati dal 34% di fumatori nel 1957 al 22% nel 2014. Tuttavia la Toscana resta una delle regioni italiane in cui si fuma di più, dopo Sicilia e Campania. Negli anni, si è osservato un decremento dei fumatori di genere maschile, mentre nelle donne l’abitudine si mantiene sostanzialmente stabile ((Fonte: https://goo.gl/nKTvbq) I dati evidenziano un aumento dell’uso di tabacco nei giovani, tra il 2005 e il 2011, e diminuzione tra il 2011 e il 2015. L’indagine multirischio “Epidemiologia dei determinanti dell’infortunisitca stradale in Toscana” (EDIT 2015 – https://goo.gl/onLKOu), condotta dall’ARS su un campione di oltre 5 mila studenti toscani, tra 14 e 19 anni, evidenzia che il 65% di loro ha provato a fumare.
L’ultima rilevazione del 2015 ha registrato una percentuale di fumatori tra gli studenti, maschi e femmine del 22,2%, contro al 24.1% del 2011.
Sempre secondo l’indagine Edit, in provincia di Grosseto, nel 2011 i fumatori tra gli studenti erano il 26,8%, secondi solo alla provincia di Firenze (28,6%) con valori superiori a quelli della regione (24,1%). Sempre in Provincia di Grosseto si riscontra una precocità nel consumo di fumo, con una percentuale del 5,5% di fumatori baby rispetto alla media regionale che è del 1,7%.
A Grosseto la rilevazione 2015 evidenzia un aumento dei fumatori tra 14 e 19 anni in leggero aumento dal 26.8% del 2011, al 27.4%.
(fonte: EDIT 2015 https://goo.gl/hP8KUx)