ROSELLE – No all’abbattimento delle ex terme di Roselle e sì al suo riutilizzo. È la proposta dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che si oppongono all’idea di abbattere lo scheletro che era stato progettato nel 1978 per costruire un sistema termale.
«Realizzare il grande sogno delle terme è ancora possibile – afferma la consigliera Daniela Lembo -. quella di demolire la struttura è una scelta fatta senza fare una perizia, o meglio, ci dicono che la perizia sia stata fatta a vista, questo non ci sembra il modo si decidere».
Questa mattina Le consigliere Lembo e Francesca Amore, assieme a Giacomo Gori e a Alfredo Velasco, hanno compiuto un sopralluogo nella struttura abbandonata. Velasco, consigliere comunale ad Orbetello per i 5 Stelle è l’ingegnere che, nel 1978, cofirmò il progetto delle terme assieme a Walter De Salvo. Nella sua perizia “a vista” a sottolineato come la struttura appaia ancora solida, e il cemento sembri stabile e affatto sgretolato.
«Secondo un’ottica di rigenerazione urbana che è la visione che va per la maggiore nelle grandi città – prosegue Lembo – i costi per demolire vanno evitati, e i finanziamenti vanno utilizzati per la rigenerazione: qui potrebbe ancora essere realizzato il grande sogno delle terme da mettere a disposizione dei grossetani, della città, dei turisti. Quella di demolire è una soluzione facile ma poco lungimirante».
«Questo – le fa eco Francesca Amore – è sicuramente un intervento pesante, i soldi dei Comuni non bastano. Per questo pensiamo che si debbano attivare altri canali, intercettare finanziamenti che la comunità europea mette a disposizione. Questa struttura ha un valore artistico: chiediamo di attivare percorsi partecipati nominando un europrogettista, magari che abbia lavorato a progetti di recupero con finanziamenti europei e chiediamo di sfruttare il bando a cui il comune ha partecipato e da cui verranno i soldi per la demolizione».