FIRENZE – A un anno dalla tragedia di Tarragona, l’Università di Firenze ha ricorcato oggi Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo, le tre studentesse toscane che persero la vita nell’incidente del bus in Catalogna il 20 marzo del 2016.
Al polo delle scienze sociali dell’ateneo fiorentino il rettore Luigi Dei ha scoperto la lapide dedicata alla loro memoria. Le tre ragazze toscana erano studentesse a Firenze presso la facoltà di Economia. In quel periodo stavano svolgendo un Erasmus in Spagna, e facevano parte di un gruppo di altri studenti che quella sera stava viaggiando da Valencia a Barcellona, di ritorno da una gita organizzata dall’Erasmus student network di Barcellona per andare alla festa delle Fallas a Valencia.
Alla cerimonia di commemorazione oltre alle famiglie delle vittime erano presenti in rappresentanza delle istituzioni la vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli e il vicesindaco Giulio Querci. «Devo dire – ha commentato il sindaco Iacomelli – che i genitori delle vittime sono veramente degli esempi da ammirare. Nonostante che in queste occasioni di commemorazioni il dolore venga rinnovato, loro si impegnano affinché fatti tragedie del genere non avvengano più. Perché oltre a chiedere e ottenere giustizia come è giusto che sia, non hanno mai chiesto che il progetto Erasmus venga interrotto, ma che i criteri e le tutele nei confronti dei ragazzi che si avvicinano a questo programma siano maggiori. In questo senso c’è stata anche un’interrogazione al parlamento europeo. Questo significa che le istituzioni in questi mesi sono state sensibilizzate e sicuramente qualche risultato sarà raggiunto».
Intanto dalla Spagna arrivano le conferme che la richiesta di archiviazione è stata respinta che il procedimento penale andrà avanti.