GROSSETO – Botta e risposta tra l’assessore all’ambiente di Grosseto Simona Petrucci e la Cgil di Grosseto. Alle parole dell’assessore (leggi anche: L’assessore Petrucci: «Siamo con i lavoratori Sei, li incontreremo») rispondono Claudio Renzetti e Cinzia Fiacchi della Cgil.
«L’assessora Petrucci – dichiarano Claudio Renzetti e Cinzia Fiacchi – ha un’originale vocazione alla polemica inutile, della quale ci dispiaciamo sinceramente. Ma la cosa non ci dà alcuna ansia. In questo territorio la Cgil ha un vissuto di relazione correte, ed anche buone, con varie amministrazioni che si sono succedute, anche di Centrodestra. Non ci interessa chi vince le elezioni…
Dopo aver invocato il Gps per controllare dove vadano le spazzatrici di Sei Toscana – chissà dove vanno? – gli abbiamo educatamente ricordato quel che avrebbe dovuto sapere: che della questione si era già occupata una riunione sindacale con tanto di verifiche rispetto a ciò che prevede il contratto collettivo nazionale di settore. E che adombrare che i dipendenti di sei Toscana vadano a zonzo con le spazzatrici (a fare la spesa?), non era proprio il modo più ortodosso per criticare le eventuali inefficienze del servizio d’igiene ambientale».
«Dopodiché l’assessora – excusatio non petita, accusatio manifesta – se l’è presa con la Cgil “schierandosi” con i lavoratori del servizio di igiene ambientale, citando a proprio “merito” un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale».
«Bene. All’assessora a questo punto ricordiamo alcune cose, a futura memoria. La Cgil non rappresenta sé stessa, ma solo a Grosseto 180 lavoratori dell’igiene ambientale pubblica e privata, interinali e delle cooperative, che al nostro sindacato si sono liberamente iscritti. Lavoratori che in questi giorni ci hanno manifestato apprezzamento per averne tutelato l’onorabilità e la dedizione al lavoro, delusi peraltro dal fatto che solo la Cgil abbia preso le loro difese attraverso la nota della Rsu aziendale».
«Quanto allo sbandierato ordine del giorno del 25 novembre scorso di cui l’assessora rivendica la paternità a testimonianza della sua considerazione per i lavoratori di Sei Toscana, le ricordiamo che esso è stato il risultato della fusione di due Odg presentati il 22 e 23 novembre (dal Pd e della maggioranza che governa il Comune) all’interno dei quali i lavoratori non erano stati citati. E che invece sono stati inseriti a seguito della protesta della Cgil che il 23 novembre ha chiesto alla politica di tenerli fuori dalle polemiche politiche su vicende giudiziarie e ATO Unico, rispettandone la legittima preoccupazione per il loro futuro occupazionale».
«Che la Cgil sia uno degli oscuri oggetti del desiderio dell’assesora Petrucci, possiamo capirlo. Vorremo evitare però di confondere i ruoli. Noi facciamo sindacato, lei fa politica. Due finalità diverse. E per questo chiederemo di applicarle un Gps, così potremmo distinguere con più nettezza il terreno sul quale si muove. In fondo anche lei ne merita uno, essendo pagata coi soldi pubblici per il proprio ruolo di assessore. O vale solo per gli altri?».