ORBETELLO – Il gruppo Pd di Orbetello torna ad attaccare l’amministrazione Casamenti.
“In occasione del consiglio comunale della scorsa settimana – si legge in una nota – abbiamo avuto modo di apprendere che alcuni operatori si sono detti soddisfatti dei timidi passi in avanti fatti dalla giunta Casamenti in merito alla regolamentazione delle sagre. Al netto del fatto che, a nostro giudizio, il dibattito si stia eccessivamente fossilizzando su un argomento che di certo non è l’unico problema del nostro territorio, ci teniamo a sottolineare ancora una volta che rispetto al passato non è stata apportata alcuna modifica almeno per quanto riguarda gli 85 giorni di sagre estive. Ci risulta difficile, dunque, rintracciare il seppur minimo tentativo di miglioramento a cui si fa riferimento”.
“I giorni destinati alle sagre in estate sono i medesimi del precedente regolamento. Che sia bastato cambiare l’assessore per invertire la rotta? Una cosa è certa: gli unici a dover fare i conti con un disagio notevole sono le sagre che venivano svolte nei mesi di aprile, maggio e giugno. La Pro Loco di Fonteblanda, ad esempio, non avendo la possibilità di organizzare una sagra al chiuso, potrebbe essere costretta a rinunciare, perdendo un introito molto importante per la propria sopravvivenza. Ridurre la bassa stagione al 31 marzo è eccessivo e, oltre a non risolvere i problemi dei ristoratori, non fa altro che penalizzare le piccole realtà come la Pro Loco di Fonteblanda e impoverire dal punto di vista dell’offerta turistica un periodo in cui, com’è noto, non vi è un flusso massiccio di turisti, danneggiando, quindi, gli altri operatori”.
“A lasciarci sbigottiti, dunque, è il fatto che l’amministrazione tenti di raccontare ai cittadini di aver dato seguito ad una svolta epocale quando, in realtà, non ha fatto altro che avvallare le scelte della precedente giunta, apportando solo piccole modifiche peraltro discutibili e lesive per lo sviluppo turistico del territorio, soprattutto nell’ottica della destagionalizzazione. Insomma, il sindaco Casamenti e l’assessore Ottali avrebbero fatto meglio a lasciare il regolamento del tutto invariato, invece di accorciare la stagione invernale lasciando gli 85 giorni di sagre in estate o, in alternativa, avrebbero potuto ridurre la bassa stagione al 31 maggio”.