GAVORRANO – Bambino affetto da favismo residente nel Comune di Gavorrano, nuovi provvedimenti presi dal sindaco dopo una nuova istanza presentata dalla madre del minore il 6 febbraio 2017.
Con questa richiesta la mamma informava che il bambino frequenta la scuola dell’infanzia a Gavorrano in via Nenni e contestualmente di estendere il divieto di coltivazione del legume in questione anche all’area circostante la struttura.
“Dato atto che il favismo è una malattia causata dal da deficit dell’enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasi, la cui carenza può determinare l’insorgere di gravi crisi emolitiche non solo a seguito dell’assunzione di fave per via orale ma anche per l’inalazione dei loro polline – si legge nell’ordinanza – Ravvisata la necessità di provvedere con urgenza ad estendere il divieto secondo le indicazioni contenute nell’istanza sopra citata; ordina il divieto di coltivazione delle fave (vicia faba) nel raggio di metri 300, in linea d’aria, dalla scuola dell’infanzia “Praga Stefanelli” sita in Gavorrano, via Pietro Nenni”.
Ordina anche “ai titolari delle attività commerciali, sia su sede fissa, compresi i pubblici esercizi e i ristoranti, sia su aree pubbliche che private, ricadenti nell’area individuata, che servono o pongono in vendita fave fresche sfuse, di darne corretta pubblicità a mezzo di un cartello di dimensioni minime di 30×40 centrimetri con la seguente dicitura: “Avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo: in questo esercizio commerciale sono esposte fave fresche sfuse”. Tale cartello dovrà essere collocato ben in vista sia all’ingresso per il pubblico, sia nel settore di vendita”.
Ordina anche “ai produttori/venditori (di ortaggi di propria produzione) e ai commercianti ambulanti di prodotti ortofrutticoli, che svolgono la loro attività nel perimetro individuato dalla mappa allegata, di esporre il legume solo se posto in confezioni ermeticamente sigillate; che siano spianate, rimosse e/o distrutte tutte le coltivazioni di fave presenti entro l’ambito territoriale di cui sopra, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza; di incaricare il comando di Polizia Municipale della notifica della presente ordinanza agli esercizi commerciali ed alle tipologie di soggetti sopra individuate, ricadenti nel raggio d’azione indicato”.
Ordina infine “che la presente ordinanza venga pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune, affissa in luoghi di visibilità pubblica nel perimetro individuato e venga trasmessa agli organi locali di stampa per la massima diffusione; alla polizia municipale di vigilare sul rispetto della presente ordinanza la cui inosservanza costituisce reato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”.