SANTA FIORA – Il Comitato per la fusione dei Comuni di Santa Fiora e Castell’Azzara continua nel suo percorso di discussione e informazione tra i cittadini con il terzo degli incontri pubblici con i cittadini.
Dopo Selvena sarà la volta di Bagnolo, prima frazione coinvolta del Comune di Santa Fiora ad ospitare cittadini e promotori. L’incontro è programmato per giovedì 9 marzo alle 17:30 nella sala polivalente del Circolino di Bagnolo al Parco del Pratuccio.
Ogni “passo” nel cammino per la fusione dei Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora, ogni colloquio individuale o collettivo arricchisce il bagaglio di proposte, osservazioni e idee.
Nelle oltre due ore di dibattito svoltosi a Selvena sono emersi nuovi e interessanti argomenti: dal futuro assetto territoriale e amministrativo alla scuola, dalla viabilità fino ad arrivare alla caccia con le perimetrazioni degli ATC. Hanno appassionato gli oltre cinquanta intervenuti le ipotesi sul nome del futuro comune: c’è chi ha indicato Comune Aldobrandesco, altri Castel Fiora e quindi abbiamo deciso di raccogliere nei futuri incontri anche proposte per il nome su cui far esprimere la popolazione.
Con l’appuntamento di Bagnolo intensificheremo l’azione informativa su ogni aspetto del processo di fusione, opportunità, problematiche e cambiamenti attesi.
Un argomento importante e strategico saranno, poi, le modalità democratiche per concludere il cammino di ascolto e informazione e farlo sfociare in una iniziativa di referendum istituzionale.
Tre sono le ipotesi alternative possibili per poter indire il referendum che poniamo all’attenzione di tutti:
la raccolta di firme da autenticare presso gli uffici comunali per la richiesta del referendum sulla fusione, metodo democratico e collegiale per avviare l’iter amministrativo;
la delibera di richiesta del referendum da parte dei due Consigli Comunali;
la richiesta in tal senso operata da almeno tre consiglieri regionali da portare appunto in Consiglio Regionale.
Per quanto riguarda l’autenticazione delle firme le ultime modifiche statutarie operate dal Consiglio Regionale in gennaio, prevedono per i nostri comuni almeno il 25% di firme autenticate rispetto al totale del corpo elettorale, il che significa un sforzo organizzativo quasi impossibile da portare a termine per far firmare davanti all’ufficiale autenticatore 330 elettori del Comune di Castell’Azzara e 513 elettori del Comune di Santa Fiora in circa tre mesi e forse testimonia la volontà di governare in maniera diversa questi processi da parte della Regione, prodromo di un cambio di rotta in senso limitativo anche sugli incentivi?
Restano più facilmente percorribili le altre due opzioni consentite dallo statuto regionale, ossia la delibera di richiesta del referendum da parte dei due Consigli Comunali, che auspichiamo possa avvenire senza alcun problema dato che con questa soluzione i consigli comunali chiederebbero alla Regione di poter sentire tutti i cittadini democraticamente in merito, oppure come ultima ratio la richiesta operata da almeno tre consiglieri regionali sempre per indire il referendum. Sono traguardi da conquistare con la consapevolezza e la forza della bontà e dell’utilità collettiva della nostra proposta.
L’obiettivo è raggiungere la promulgazione del referendum entro il 2017.
Dobbiamo decidere il nostro futuro e dobbiamo farlo ora, prima che qualcuno ce lo imponga dall’alto e che le agevolazioni a oggi previste, vengano tolte. Dobbiamo autodeterminare le condizioni per dare una prospettiva ai nostri territori.
A breve saranno rese note anche le altre date degli incontri sui territori.