GROSSETO – Dopo il via libera in commissione Ambiente, anche l’aula del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge sul controllo degli impianti termici, in particolare quelli nel Comune di Grosseto, che prevede una deroga all’amministrazione comunale consentendole di adeguarsi alla nuova gestione regionale e di svolgere il controllo per tutto il 2017.
“Con questo atto recuperiamo l’anomalia in cui si è trovata Grosseto – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Un errore che io stesso non avevo avuto modo di evitare nel momento dell’approvazione della legge di stabilità regionale e che è stato possibile superare anche grazie al dibattito che si è scatenato intorno a questa singolarità. È importante rendere conforme in tutta la regione il servizio di controllo delle caldaie e di certificazione energetica degli edifici, ma facendo attenzione alle peculiarità di ogni territorio. Grazie dunque all’assessore Fratoni e alla commissione Ambiente, e grazie anche al sindaco di Grosseto per aver acceso il dibattito e per la maturità dimostrata nell’incontro di preparazione della proposta”.
“Razionalizzare ma sempre tenendo conto delle esigenze delle comunità: è questa la ‘ratio’ del provvedimento appena licenziato, che detta una disposizione transitoria e in deroga per il Comune di Grosseto in materia di controlli sugli impianti termici per la climatizzazione. – spiega Stefano Baccelli, presidente commissione Ambiente – Sappiamo bene che è necessario procedere a un’omogeneizzazione a livello regionale per quanto riguarda il servizio di controllo caldaie e di certificazione energetica degli edifici ma nel contempo non possiamo prescindere dal rispetto delle peculiarità dei territori, come in questo caso: si tratta della classica eccezione che conferma la regola”.
Le funzioni di verifica sugli impianti dei Comuni con popolazione superiore ai 40mila abitanti e la certificazione di prestazione energetica degli edifici, sono state assegnate alla Regione con la recente legge regionale 85/2016 volta a realizzare un processo di razionalizzazione delle società energetiche ex provinciali e comunali, i cui compiti ed il cui personale viene assorbito da un unico organismo regionale, la Arrr spa (Agenzia regionale recupero risorse).
Il territorio di Grosseto era rimasto fuori dal processo in quanto il controllo avveniva non attraverso un’agenzia di riferimento, ma direttamente da parte del Comune. La disposizione transitoria ha quindi lo scopo di consentire all’amministrazione di proseguire l’attività di controllo sugli impianti termici per tutto il 2017.
La proposta di legge contiene inoltre una modifica alla legge regionale 87/2009 (Trasformazione della società in house Arrr), per eliminare il limite dell’esclusività dell’oggetto sociale. L’articolo 16, comma 3, del d.lgs.175/2015 consente infatti alle società in house di svolgere una ulteriore attività con soggetti terzi, purché tale attività non ecceda il 20 per cento del fatturato.
Anche il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha commentato positivamente la scelta della Regione. «Una bella notizia per Grosseto: in Consiglio regionale è stata licenziata la legge che concede una deroga all’amministrazione grossetana e le permette di adeguarsi alla nuova gestione regionale sulle caldaie. Si tratta di una vittoria per l’intera città che permette di far rimanere qui risorse importanti. Come sindaco, mi sento di ringraziare di cuore per l’impegno profuso dall’assessore Fratoni e, in particolare, dal consigliere Leonardo Marras, che si è battuto per difendere il nostro territorio. Marras ha avuto la sensibilità di aver accolto la discussione da me accesa e ha dimostrato coinvolgimento nell’incontro che abbiamo avuto in preparazione della proposta».
«Grazie quindi per la responsabilità e il senso di attaccamento da Marras dimostrato verso la sua città. Per il 2017, quindi, una ricchezza importante prodotta in Maremma resterà in Maremma: sarebbero stati 300mila gli euro che Grosseto avrebbe perso a beneficio di Siena, senza contare i circa 10 posti lavoro di grossetani che potevano essere a rischio. Bene così, quindi. Ed iniziamo a combattere affinché questa ricchezza rimanga qui anche oltre il 31 dicembre».