GROSSETO – La tradizionale iniziativa per la tutela dell’ambiente dunale, organizzata dal Centro Ricerche Crisba dell’Iisi “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto, quest’anno si svolge presso le dune della costa adiacente alla Riserva Naturale e Oasi Wwf “Lago di Burano”.
Il Crisba (www.crisba.eu), un’eccellenza che coniuga la sperimentazione scientifica applicata all’agricoltura alle attività didattiche per gli studenti del Leopoldo di Lorena, si occupa da 6 anni di un programma per il ripopolamento sulle nostre coste di piante dunali, con particolare riferimento alla propagazione da seme autoctono del giglio di mare (Pancratium maritimum), una pianta protetta (LR n°56/2000) che impreziosisce le dune fra Luglio e Settembre con fiori bianchi e profumati. Dal 2010 in molte aree del territorio maremmano il CRISBA ha effettuato la piantumazione di centinaia di Gigli di mare, ottenuti dopo un lungo programma di propagazione in laboratorio, registrando alte percentuali di attecchimento delle piante a distanza di anni dagli interventi.
La reintroduzione in natura di gigli di mare è stata promossa quest’anno insieme a Wwf Oasi nella Riserva Naturale “Lago di Burano” e all’Amministrazione Comunale di Capalbio con la partecipazione degli alunni della Scuola Primaria di Capalbio, che hanno visitato nei giorni scorsi i laboratori del Crisba e svolto alcune delle delicate fasi di propagazione della pianta. Infine lunedì 27 febbraio hanno effettuato, insieme agli studenti della classe 3A del Leopoldo di Lorena, la messa a dimora di 100 gigli di mare adulti e la pulizia della duna dai rifiuti. Questo progetto si inserisce molto bene nella campagna, ormai trentennale, che le Oasi Wwf propongono ogni primavera per la migliore conservazione delle dune: la pulizia a mano delle plastiche portate dal mare, effettuata dai volontari nella mattina della domenica. Il giglio di mare, scelto da Crisba proprio come simbolo della bellezza e della fragilità della duna, ha richiamato l’attenzione di Wwf Oasi, quasi a coronamento dell’attiva di pulizia, preparatoria ad accogliere questo fiore. L’ecosistema costiero è infatti particolarmente delicato, spesso deturpato dai rifiuti e danneggiato dall’erosione, favorita anche dall’indiscriminata pulizia meccanica delle spiagge, che ad ogni passaggio eradica le piante cresciute sulle dune, necessarie contro l’azione erosiva del vento.
Oggi quindi si uniscono le forze, quella della sperimentazione scientifica del Leopoldo di Lorena tramite il Crisba e quella di Wwf Oasi come gestore di un’area protetta, supportate dall’intervento del semplice cittadino, degli alunni della scuola e del volontario ambientale. Queste iniziative sono pensate per stimolare la collettività ad individuare nel nostro patrimonio naturale e nella flora, che lo caratterizza, una risorsa da custodire e da difendere in prima persona. Domenica 5 marzo i sarà il primo appuntamento per la pulizia della spiaggia di Burano. Appuntamento al centro Visite dell’Oasi alle 9,30 (info 320-8223972).