SANTA FIORA – «Una viabilità vergognosa che marginalizza l’Amiata dal resto della provincia per responsabilità di chi ha sempre comandato e non ha fatto niente di concreto per questo territorio». Riccardo Ciaffarafà capogruppo consiliare “Un Comune per Tutti” interviene sulla situazione delle strade. «Non ultimo il blocco dell’adeguamento della strada Aiuole che collega in pratica tutti i comuni dell’Amiata dove da mesi i lavori sono fermi senza una vera e propria ragione: a quest’ora la strada doveva essere finita ed aperta, invece continuano i disagi per tutti i cittadini dell’Amiata. I lavori sono fermi da mesi nella pericolosità estrema di un cantiere lasciato lì incustodito con pericoli di frane e possibili incidenti».
«Eppure questo territorio è stato addirittura “sovrarappresentato” da gente che ha contato molto in tutti i livelli istituzionali. Dalla Provincia, dove l’attuale sindaco di Santa Fiora ha fatto per anni l’assessore fino qualche mese fa, alla Regione fino al Parlamento nazionale. E con quale risultato – chiede Ciaffarafà -? Pensare che i dirigenti PD si sono anche ritrovati qualche mese fa, in quattro gatti, in una “manifestazione buffonata” per chiedere a loro stessi in pratica l’adeguamento, giusto, della strada del Cipressino con il risultato di far mettere alla provincia, presieduta dal PD Bonifazi, un limite di 50 km/h che ha rallentato ancora di più la viabilità in questo territorio. In quella manifestazione c’erano tutti i raffiguranti politici ed istituzionali che hanno la responsabilità di questa tragica situazione amiatina».
«L’incompetenza di questa classe dirigente che ha comandato tutti questi anni in tutti i livelli istituzionali, condanna i cittadini dell’Amiata a subire continui disagi anche nella viabilità e questo è inaccettabile. Ora basta: scriveremo subito al neo Presidente della provincia Vivarelli Colonna per conoscere le ragioni e per chiedere l’immediato sblocco dei lavori sulla strada dell’Aiuole che, ci auguriamo, interverrà tempestivamente e con efficacia a differenza dei suoi recenti predecessori: i lavori – conclude Ciaffarafà – devono riprendere subito ed essere consegnati».