FOLLONICA – Aggiornamento ore 19.43 – Uno dei due ragazzi che hanno chiuso le due nomadi in un gabbiotto a Follonica «era iscritto alla Cgil» e sono stati presi «immediatamente» i provvedimenti per «sospenderlo cautelativamente». A riferirlo, appena appresa la notizia, è stato il segretario della Camera del Lavoro di Grosseto, Claudio Renzetti.
«È stata attivata la commissione di garanzia per tutti gli adempimenti, dalla Cgil non avrà alcuna tutela legale», spiega il sindacalista. «Non trova giustificazione alcuna la cultura dell’odio per il diverso», aggiunge, «lottiamo per far uscire i lavoratori dalla crisi un po’ più uguali a come ci sono entrati».
Ore 18.16 – «Come Filcams Cgil di Grosseto abbiamo formalmente chiesto alla direzione Lidl di Follonica i nominativi dei due dipendenti responsabili degli atti violenti nei confronti delle due donne. Qualora risultassero iscritti alla Cgil nei loro confronti scatterebbe un provvedimento immediato, presumibilmente di espulsione con sicura assenza di qualsiasi patrocinio per la tutela legale». Il segretario provinciale della Cgil Claudio Renzetti interviene sulla vicenda delle due rom rinchiuse nel gabbiotto dei rifiuti dietro al supermercato.
«Se viene alimentato un clima dove ci sono persone di serie A, B o C – prosegue Renzetti – si arriva a questo degrado urbano. La crisi, i bisogni, dovrebbero alimentare un clima di fratellanza un tentativo e di uscirne insieme. E invece ci sono troppi soggetti che soffiano sull’odio, e questo lascia addosso una tristezza infinita. Mi viene in mente una poesia di Brecht “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano”. Mi ha colpito, oltre all’episodio in sé, anche i commenti fatti su internet».