ORBETELLO – “Valuterò nelle prossime settimane come procedere a tutela della mia onorabilità. Resta la spaventosa considerazione su come la così detta ‘macchina del fango’ resti ancora l’arma di persone vigliacche che non esitano a denigrare chi compie con lealtà e correttezza il proprio dovere, come sarà presto totalmente evidente anche in questa vicenda”. Esordisce coì Francesco Spano, cittadino orbetellano e direttore, fino a ieri, dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) a Roma che si è trovato coinvolto in una triste vicenda dopo un servizio televisivo delle Iene riguardante potenziali attività illecite di una associazione finanziata dall’istituto che fa capo alla presidenza del consiglio e si interessa di discriminazioni razziali.
Praticamente l’accusa per l’Unar, secondo Le Iene, sarebbe quella di aver finanziato un’associazione di persone omosessuali a cui fanno capo circoli nei quali si praticherebbe prostituzione maschile.
Spano, infatti, si è dimesso “per rispetto al ruolo affidato all’ufficio che fino ad oggi ho avuto l’onore di guidare. Occuparsi di contrasto alle discriminazioni presuppone, infatti, entusiasmo e generosità: due doti che ho provato ad avere sempre in questi mesi e che questa squallida vicenda mi ha tolto. Si è trattato di una bufala – continua Spano – non solo perché i finanziamenti in questione non sono stati ancora erogati, ma perché ad essere considerati finanziabili sono stati singoli progetti sociali, proposti da diverse realtà associative e istituzionali e valutati da una commissione secondo criteri oggettivi prestabiliti. La procedura di controllo preliminare all’eventuale erogazione è tutt’oggi in corso”.
“Io stesso, per la questione specifica, non appena ho avuto la segnalazione da parte dei giornalisti de Le Iene ho provveduto a informarne la polizia ed ad attivare dei controlli suppletivi interni. Sono certo – insiste lui – che a breve verrà certificata l’assoluta correttezza di tutta la procedura. Nel frattempo ringrazio il sottosegretario Boschi per le parole di apprezzamento che ha avuto per il mio lavoro come pure per aver compreso il mio desiderio di considerare conclusa qui questa esperienza”.