FOLLONICA – Un incontro proficuo quello in Comune a Follonica tra il direttore dell’Epg (la Società pubblica per l’edilizia popolare) e la commissione consiliare; presente il sindaco Andrea Benini.
Cogliendo l’occasione della necessità di adeguare a nuove norme alcuni aspetti dello statuto della società, il sindaco ha promosso l’approfondimento e la discussione su aspetti fondamentali della gestione dell’edilizia popolare, sulla quale il consigliere Chirici aveva presentato un’interrogazione che, con il contributo dei consiglieri presenti, di maggioranza e minoranza, ha avuto esaurienti risposte.
“Come purtroppo è noto, la richiesta di case in affitto a canoni sociali è molto alta e non trova risposta adeguata – così inizia il sindaco Benini – Il recente bando per l’aggiornamento della graduatoria, di prossima pubblicazione (quella provvisoria), ha visto la presentazione di oltre 200 domande ad indicare l’estensione del problema.
Attraverso l’edilizia popolare è stato possibile, nei decenni scorsi, offrire soluzione a centinaia di migliaia di famiglie cui era impossibile accedere sia alla proprietà sia ai canoni di mercato.
La prima notizia è relativa alla costruzione di 18 nuovi alloggi, per la quale il Comune ha già destinato l’area. Il progetto è pronto e, avendo sbloccato i fondi, a breve l’Epg farà il bando di gara con l’obiettivo di aprire il cantiere entro la fine dell’anno. Tra l’altro, la Società ha finanziamenti per poter realizzare nuovi interventi in Provincia e il Comune di Follonica sta verificando alcune aree ed immobili da recuperare per un nuovo intervento”.
La discussione in commissione consiliare ha poi toccato argomenti delicati e di forte interesse pubblico, con approfondimenti sulla necessità di monitoraggio continuo rispetto agli assegnatari: per la funzione che svolge questo tipo di edilizia , infatti, è importante, oltre alla realizzazione di nuovi alloggi, la puntuale e corretta gestione delle assegnazioni per evitare gli abusi e la penalizzazione di aventi effettivo diritto.
A questo scopo, è stato deciso di formalizzare un protocollo di intesa tra Comune ed Epg, per permettere la verifica delle condizioni economiche degli assegnatari, nella consapevolezza che eventuali difformità comporteranno l’applicazione di un canone maggiore e non la decadenza (salvo casi realmente clamorosi).
L’Epg, infatti, non ha titolarità per effettuare indagini approfondite, mentre con il Comune è possibile procedere a verifiche incrociate sulle varie componenti di reddito. Tra l’altro, proprio nell’incontro, è emerso che il Comune ha in corso alcuni accertamenti a seguito di prime verifiche fatte.
Inoltre, è costante il monitoraggio per evitare le cosiddette “assegnazioni per eredità”, non previste dalla normative e sull’altro delicato argomento del rapporto tra numero di occupanti e superficie dell’alloggio (di difficile gestione, ma non per questo si può rinunciare al tentativo di mobilità interna agli alloggi per evitare sia il sovraffollamento, sia l’esatto contrario).
La Commissione ha infine concordato un nuovo incontro per esaminare l’attuazione ed i primi risultati del protocollo tra Comune ed EPG., già in preparazione.