GROSSETO – Sabato 11 febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 11, la classe V dell’istituto Tecnico Chimico di Manciano ospiterà la signora Licia Bianchini Lucchini che offrirà agli allievi la propria testimonianza sulla II guerra mondiale e la Resistenza nel territorio di Manciano.
Licia Bianchini aveva 16 anni quando, dopo l’8 settembre, un gruppo di militari guidati dai tenenti Gino Canzanelli e Antonio Lucchini, provenienti da Grosseto, scelsero Montemerano come base operativa per la propria azione di resistenza, seguendo le indicazioni del Governo Badoglio. Licia entrò in contatto con i due ufficiali e il tenente Gino le chiese di spedire delle lettere alla famiglia per proprio conto.
Denunciata – mentre i militari sbandati si rifugiavano alla macchia, collaborando con gruppi partigiani già attivi e poi dirigendo propri gruppi di resistenza – fu arrestata dai fascisti della Repubblica Sociale Italiana di Salò, fatta salire su un camion e condotta – insieme ad antifascisti di Saturnia e al conte Piccolomini di Triana – nelle carceri di Grosseto.
Testimone degli eventi, visse in prima persona la storia del drammatico periodo dei mesi compresi tra l’8 settembre 1943 e la liberazione della Maremma del giugno del 1944, conservando il forte legame umano e affettivo con i tenenti Gino e Antonio: il primo fu ucciso nel frattempo dai fascisti in un’imboscata a Murci; il secondo continuò a guidare le truppe partigiane nella zona di Montauto e fu poi il primo Sindaco di Manciano dopo la Liberazione.
Una storia che racconterà agli allievi, rispondendo alle loro domande, rievocando le figure ormai mitiche dei tenenti Gino e Antonio, coadiuvata dalla proiezione di immagini relative al periodo storico e ai personaggi.
All’incontro parteciperanno un rappresentante ufficiale dell’Amministrazione comunale e della locale sezione ANPI.