ROCCALBEGNA – «Che fine hanno fatto i tablet e le lavagne interattive con i quali i nostri studenti avrebbero dovuto implementare la loro formazione e superare l’isolamento tipico delle zone disagiate dei territori montani? Il collegamento in rete tra le varie sedi e classi con le scuole Amiatine è avvenuto?». Le domande vengono dal capogruppo Od in consiglio comunale a Roccalbegna Giuseppe Conti.
«Nel 2014 il Comune di Roccalbegna, ha aderito al progetto per la realizzazione di un centro scolastico digitale, finalizzato alla diffusione dell’innovazione didattica e al collegamento in rete di classi appartenenti ai vari plessi scolastici della zona montana». Ricorda Conti. «Sono stati investiti denari pubblici per cablare la scuola ed acquistare dispositivi tecnologici multimediali come tablet e lavagne digitali, il tutto finalizzato al mantenimento delle scuole nei piccoli comuni montani e al tempo stesso garantire agli studenti una offerta formativa di assoluta eccellenza».
«Per questo progetto la Regione Toscana in collaborazione con l’Unione Nazionale Comuni Enti Montani, ha promosso nel 2013 un percorso innovativo mettendo a disposizione fondi per complessivi settantamila euro di cui venticinquemila assegnati al Comune di Roccalbegna».
«Obbiettivo nobile l’innovazione formativa dei nostri ragazzi e assolutamente da perseguire ed incrementare ma, come spesso accade nella già scarna attività amministrativa del sindaco Galli, di tutto questo nelle scuole di Roccalbegna non ve ne è traccia, nonostante questi dispositivi siano da mesi nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. Gli studenti, attraverso lo strumento della video conferenza, sono in grado di seguire corsi di lingue straniere o lezioni con docenti di altre realtà scolastiche?». Chiede Conti.
«Per capire che l’innovazione tecnologica e di conseguenza l’opportunità di garantire la presenza delle scuole nei piccoli comuni montani, non sia un punto forte del sindaco Galli, è sufficiente frequentare l’ormai obsoleto e superato sito internet del Comune. Ma sull’istruzione dei futuri cittadini – afferma il capogruppo del Pd – non ci dovrebbero essere latitanze istituzionali, soprattutto quando si investono risorse pubbliche per progetti di eccellenza come la creazione dei Centri Scolastici digitali».
«La Regione Toscana e l’Unione dei Comuni hanno svolto il loro ruolo, i docenti hanno seguito un corso di formazione specifico, adesso sindaco Galli – scrive rivolgendosi direttamente al primo cittadino – contribuisca anche lei a diffondere l’innovazione didattica nelle scuole del Comune da lei amministrato, prima che questi dispositivi diventino a loro volta obsoleti e superati e si assista all’ennesimo spreco di soldi pubblici».
«Considerato che non partecipa alle assemblee pubbliche e ritiene inutile il confronto con le varie associazioni del territorio, almeno un po’ di riguardo nei confronti dei futuri cittadini della sua comunità e il loro diritto ad una formazione scolastica al passo con i tempi, sarebbe gradito e aggiungo dovuto, anche da parte di un sindaco come lei poco propenso all’innovazione e poco attento – conclude – allo sviluppo del proprio territorio».