GROSSETO – Riprendere in mano l’agenda degli impegni assunti dal Governo su welfare e previdenza col protocollo d’intesa sottoscritto insieme ai sindacati confederali nel settembre 2016, per ragionare sulle soluzioni concrete ancora da trovare ai problemi di lavoratori e pensionati. È quello che Cgil, Cisl e Uil faranno lunedì mattina (16 gennaio) a Grosseto con l’iniziativa aperta ai cittadini “Protocollo welfare, cosa è cambiato, cosa manca ancora”, prevista a partire dalle 9,30 all’Hotel Granduca a Grosseto.
Iniziativa che entrerà nel merito di alcuni dei dossier più delicati per la qualità della vita delle persone: pensioni, riunificazioni contributive, lavori precoci e usuranti, Ape sociale e volontaria. Un paniere d’interventi che rappresenta un traguardo di tappa rispetto alle altre risposte che lavoratori e pensionati e pensionati si aspettano. Revisione della Fornero e pensioni di garanzia in primis.
A parlarne al Granduca – dalle 9.30 – Massimo Martini, segretario della Uil Toscana, Vincenzo Brancaglione, segretario generale Ust Cisl di Siena-Grosseto e Roberto Ghiselli, responsabile welfare della segreteria nazionale della Cgil, al quale sono affidate le conclusioni dopo gl’interventi.
«Il sindacato – sottolineano le tre segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil – ha tenuto duro negli anni peggiori per i diritti di lavoratori e pensionati e lo scorso 28 settembre ha ottenuto risultati importanti per i pensionati, come l’innalzamento della no tax area a 8.125 Euro, l’aumento del 30% della 14esima di chi ha pensioni fino a 750 Euro, e la sua estensione anche alle pensioni fino ai 1.000 Euro, con la reintroduzione dal 2019 del meccanismo automatico di rivalutazione. Per chi lavora, invece, abbiamo ottenuto la riunificazione gratuita dei contributi, misure a garanzia dei lavoratori precoci, un accesso più facile alle pensioni per i lavori usuranti e l’introduzione dell’Ape sociale.
È evidente – concludono i confederali – che quello che abbiamo ottenuto non è il traguardo definitivo. Vogliamo vigilare sull’attuazione degli accordi, ma siamo intenzionati anche a rilanciare per nuovi risultati e se necessario a modificare ciò che non funziona. Per questo iniziamo da una discussione sui territori, coi lavoratori e coi pensionati, per avere il polso della situazione e cogliere le loro aspettative».