MAGLIANO IN TOSCANA – È su tutte le furie il sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli. A provocare il suo disappunto l’esito delle elezioni provinciali e la “bocciatura” della sua candidatura nella lista di centrodestra. Cinelli non è entrato in consiglio anche se gli accordi interni a Fratelli d’Italia, partito di cui lui è simpatizzante, prima del voto, erano chiari. «Il coordinamento di Fratelli d’Italia ha commesso degli errori, c’è stata una gestione superficiale da parte di Fabrizio Rossi. Adesso nel partito si deve aprire una riflessione». Il primo appuntamento per fare i conti in casa FdI è lunedì prossimo quando è convocato il coordinamento provinciale. «Si deve fare una analisi del voto corretta e non festeggiare l’esito elettorale come è stato fatto il giorno dopo le elezioni».
Cinelli critica il partito non solo per le elezioni provinciali, ma anche per la gestione dei rapporti. «Che ci siano delle lacune nella gestione del partito mi sembra chiaro – dice Cinelli – tanto che anche nel consiglio comunale di Grosseto in pochi mesi il gruppo originario di Fratelli d’Italia si è dimezzato: da quattro consiglieri è passato a due».
In effetti qualcosa domenica per Fratelli d’Italia non ha funzionato. Con quattro candidati su dieci in lista soltanto uno, Bruno Ceccherini, è stato eletto. «Alla fine avremo un consiglio che per il centrodestra rappresenta quasi esclusivamente Grosseto con l’eccezione di Luca Teglia. Per tutti gli eletti e per Antonfrancesco Vivarelli Colonna ho la massima stima e il massimo rispetto, certo che se avessi saputo si andare incontro a questo risultato avrei fatto altre scelte. Non mi sarei candidato e avrei portato i voti di Magliano ad altri candidati».
Parlando poi del suo impegno in politica Cinelli avverte. «Non mi sento “trombato” perché non hanno votato i cittadini che mi hanno eletto. Non so se mi ricandiderò in futuro, ma so che da oggi al 2019 ci saranno altri appuntamenti elettorali e Magliano ha diritto di contare come gli altri territori».