GROSSETO – “Se dobbiamo partire dall’idea che l’agricoltura è un patrimonio di tutti, proprio da qui, dalla Maremma dove questa svolge un ruolo primario può prendere il via un processo di rinascita del nostro settore”. Così il Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Dino Scanavino in visita oggi al caseificio di Manciano accompagnato dalla vicepresidente Cinzia Pagni e dal Presidente della Cia di Grosseto Enrico Rabazzi.
“Siamo in un’azienda che produce una delle tante eccellenze di questo territorio ma che deve far fronte ad un insieme di difficoltà e di ostacoli che ne minacciano la sussistenza, dal prezzo del latte, alla burocrazia, alla grave crisi nella quale versa la nostra pastorizia a causa dei predatori”.
“La crisi della pastorizia, così come quella in cui versano altri settori – ha continuato Scanavino – dobbiamo sentirla come un problema di tutti. Se perdiamo la nostra pastorizia non perdiamo solo prodotti di eccellenza, ma perdiamo pezzi del nostro paesaggio, presidio del territorio e alla fine anche parte della nostra identità”.
Soddisfatto per la visita dei vertici Cia, il Presidente del caseificio Carlo Santarelli ha ribadito che se la politica deve fare la sua parte anche gli agricoltori devono continuare, pur tra mille difficoltà a portare avanti il loro lavoro e i consumatori devono capire che la dop, come quella del pecorino di Manciano, non è solo un’etichetta ma è indice di qualità dei prodotti e garanzia per il mantenimento di un territorio e raccoglie dietro di sè il lavoro e la dedizione di tante persone.
Il 2016 è stato un anno, per l’agricoltura, caratterizzato da tante zone di ombra e da poche luci. “Come Cia – conclude Scanavino – intendiamo fare tutto il possibile per buttare le basi affinchè in questi primi mesi del 2017 si possa lavorare sulle criticità del mondo agricolo. Un settore già in ginocchio che deve fare i conti con costi altissimi, una burocrazia opprimente e una concorrenza, spesso sleale, sempre più agguerrita. Un anno difficile quello che si è appena concluso anche per la regione toscana: il crollo dei prezzi del grano duro e tenero, del latte ovino e bovino e il calo della produzione dell’olio, sono segnali preoccupanti. A questi vanno aggiunti alcuni interventi del Governo che tuttavia a nostro parere non bastano”.
“Le parole del nostro Presidente e la sua presenza qui proprio ad inizio anno – ha dichiarato durante la visita il Presidente della Cia di Grosseto Enrico Rabazzi – testimoniano della vicinanza della Cia ai nostri agricoltori e dell’importanza di questo territorio per tutta l’agricoltura italiana. Sono perfettamente d’accordo sul fatto che la nostra agricoltura possa e debba ripartire dalla Maremma”.