FIRENZE – “Proprio le motivazioni addotte da Marras sul ‘deficit infrastrutturale’ fanno ritenere l’autostrada Tirrenica un progetto strategico, di cui da tanto tempo si parla, senza però essere mai arrivati ad una conclusione. Lasciando l’intera Maremma alle prese con un gap competitivo che lui stesso ben ricorda”. L’assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, risponde così al capogruppo Pd in Consiglio regionale.
“Per tutto questo – prosegue – non è davvero per un caso che il progetto della Tirrenica è scritto nel programma di legislatura col quale il presidente Rossi e tutti noi ci siamo presentati alle scorse elezioni regionali”. “Dunque – prosegue Ceccarelli – non mi pare che affermare che questo è un progetto strategico possa essere considerato un delitto di lesa maestà. Lo è per la Toscana e lo è per lo Stato italiano, che lo ha inserito nella legge obiettivo come intervento strategico e che, proprio per questo, è sottoposto ad una procedura di Via speciale”.
“Le interpretazioni e deduzioni che ne ricava però sono tutte sue – sottolinea Ceccarelli – e, almeno per quanto mi riguarda, direi anzi che non sono rispondenti alla realtà. Certi toni ultimativi che mi si attribuiscono (“vi asfaltiamo”) non appartengono né al mio linguaggio né alla mia idea di governo nè al mio modo di amministrare”.
“Anche noi – afferma – vogliamo che l’infrastruttura sia fatta per bene e lavoriamo per coniugare la realizzazione dell’opera con le esigenze ed i valori del territorio, partendo da un tracciato che è stato individuato già nel 2013, sul quale come Regione Toscana abbiamo chiesto miglioramenti ed ulteriori ne potranno essere richiesti. Per questo, come da normativa vigente, abbiamo chiesto ai comuni interessati di inviarci le loro osservazioni, da utilizzare per l’espressione del parere di competenza regionale all’interno della procedura di Via presso il Ministero dell’Ambiente”.
“Infine – ricorda Ceccarelli – non solo ci siamo fatti promotori di numerosi incontri per favorire il dialogo tra Sat e Comuni, al fine di contenere al minimo indispensabile l’impatto sul territorio di un’opera attesa da decenni per dare alla costa toscana opportunità di sviluppo e colmare il gap infrastrutturale, nonché maggiore sicurezza nella circolazione; ma abbiamo anche dato la disponibilità a prevedere fin da subito l’utilizzo di un apposito fondo dal quale trarre ulteriori risorse che la Regione si impegna a utilizzare per agevolazioni tariffarie aggiuntive a favore dei residenti, anche dopo i 5 anni di gratuità già previsti”.
“Il nodo da sciogliere – conclude – mi pare sia quello di intenderci su cosa voglia dire ‘fare per bene’ ed evitare che l’ennesima ricerca del ‘meglio’ non si traduca ancora una volta nel principale nemico di questo ‘bene’ che tutti vogliamo fare con quest’opera”.