CAPALBIO – Il consiglio comunale di Capalbio ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Sindaco con oggetto “Linee guida relative alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti a seguito delle vicende inerenti l’Ato Toscana Sud”.
Il testo della mozione è quello concordato e condiviso dai sindaci della zona 2 della provincia di Grosseto. Oltre ad esprimere contrarietà alla costituzione di un’unica Ato regionale per i rifiuti, nel documento si chiede “una completa verifica della rispondenza delle tariffe rispetto ai servizi assicurati e comunque di tutti gli oneri a carico dei Comuni da quando è stata affidata a Sei Toscana la gestione dei servizi”.
Dopo aver precisato che “non verrà accettato alcun tipo di aumento dei costi complessivamente sostenuti per la gestione dei servizi e degli impianti ancorché previsti”, la mozione impegna il sindaco, la giunta e il consiglio comunale a verificare anche “le possibilità di risoluzioni per giusta causa del contratto di servizio siglato da Ato e Sei Toscana , oggetto di indagine, e della convenzione siglata per la costruzione e gestione dell’impianto di trattamento biologico in località Strillaie”.
In riferimento alle quote di partecipazione in Assemblea, il Consiglio Comunale di Capalbio ritiene necessaria una completa rivisitazione delle modalità di ripartizione delle quote stesse definite nell’Allegato A dello Statuto vigente, e conseguentemente del “peso” dei voti espressi nelle sedute Assembleari. Con nuovi criteri improntati verso una maggiore democraticità del sistema di voto e di rappresentanza delle singole AOR, in modo da non avere un sistema che rappresenti eccessivamente un AOR rispetto all’altra o un Comune rispetto all’altro, prevedendo un limite al peso del voto di un Comune o di un AOR da calcolarsi come multiplo in relazione, rispettivamente, al Comune con minor peso e all’AOR con minor peso in Assemblea.
Durante il corso del Consiglio Comunale il Sindaco Bellumori ha rappresentato che ancora nessun riscontro ha avuto la nota scritta il 07 dicembre scorso all’Assessore Regionale Fratoni, al Presidente dell’Ato Ghinelli ed al Presidente del Consiglio Direttivo dell’Ato Biondi con la quale rispettivamente veniva richiesto: 1) di fornire copia della documentazione da Lei citata nel corso dell’Assemblea a Siena di lunedì 5 dicembre 2016 al fine anche di valutare in maniera compiuta e consapevole quale indirizzo assumere nei successivi momenti di discussione; 2) quali comportamenti sono stati assunti rispetto a quanto emerso dalla rassegna stampa circa le dichiarazioni assunte nel corso di un consiglio comunale aperto, che riguarderebbero a più livelli il ciclo dei rifiuti con interessenze commerciali e finanziarie e coinvolgimento di dirigenti ed amministratori; 3) di conoscere a che punto sono le verifiche che nei giorni precedenti all’11 novembre il Presidente Rossi affidava ad una Commissione di Indagine che poi è stato chiarito essere di natura non politica ma tecnica.