ORBETELLO – Durante il consiglio comunale, a Orbetello, sono state approvate all’unanimità due importanti mozioni relative alla fase transitoria post mortem della discarica del Tafone e delle linee di indirizzo sul ciclo integrato dei rifiuti.
Entrambe le mozioni sono state predisposte in collaborazione con i comuni dell’area Grosseto Sud e proprio in questi sono in discussione nei relativi consigli comunali e sono state esposte dall’assessore Minucci nel doppio ruolo di assessore del Comune di Orbetello e di rappresentante politico dell’Aor Grosseto Sud.
“La prima mozione – afferma Minucci – chiede una celere e concreta risoluzione delle problematiche relative all’attuale fase transitoria post conferimento della discarica del Tafone nel Comune di Manciano. Ormai dal 2013 i comuni operano in associazione per sopperire al mancato passaggio della discarica al gestore unico, con difficoltà dal punto di vista economico – finanziario, amministrativo, organizzativo ed operativo. Si chiede di concretizzare il percorso avviato nel 2013 dando tempi ed evidenze certe. Quindi che le autorità competenti quali Regione Toscana e Ato Toscana Sud intervengano per consegnare a Sei Toscana la gestione”.
“La seconda mozione – prosegue l’assessore – quella sulle linee guida relative alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, vuole innanzitutto dire no alla creazione di un Ato unico regionale così come la giunta regionale e il presidente Rossi stanno prospettando, perché ciò avrebbe l’effetto di azzerare definitivamente il potere decisorio dei sindaci. Le aree vaste hanno fallito e le promesse economie di scala non ci sono mai state, anzi i cittadini si ritrovano a fronteggiare tariffe sempre più alte.
Si indica inoltre che non verranno accettati aumenti dei costi, che si rivedano le quote di partecipazione dei comuni nell’assemblea dell’Ato. Altro punto importante è quello in cui nel documento vengono riviste le competenze dell’Ato: infatti secondo i comuni le fasi a valle della filiera, quindi trattamento, smaltimento, recupero/riciclo, comprese le fasi post-mortem e bonifiche, rimangano in capo all’Ato stessa mentre quelle a monte, raccolta spazzamento e trasporto siano invece gestite su basi più piccole e più possibilmente omogenee”.
“Si chiede inoltre di rivedere la convenzione del 2005 – conclude Minucci – con la quale i comuni della provincia si sono impegnati a conferire 109.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno all’impianto delle strillaie, pena un aggravio delle tariffe a favore di una migliore valorizzazione della raccolta differenziata e di impianti che vadano proprio a trattare e recuperare tali materie. Ringrazio i consiglieri di maggioranza e opposizione per aver dimostrato maturità e volontà di tutelare i cittadini al di là di ogni posizione politica. Sarà mio dovere quello di farmi carico delle indicazioni delle opposizioni, portandole insieme a quelle della maggioranza nella prossima assemblea di ambito”.