GROSSETO – A pochi giorni dalla chiusura della centrale del 118 a Grosseto e del suo accorpamento con quella di Siena gli infermieri delle ambulanze ringraziano, con una lettera, i medici Robusto Biagioni e David Corsi.
«La parola è semplice, solare, dal latino “Gratia” con i più svariati significati tra cui piacevolezza, e non ultimo gratitudine e ringraziamento. Una parola comune che racchiude in sé molti sentimenti e qualità positive. Abbiamo scelto di scrivere questa lettera perché a parole ci è impossibile esprimere le emozioni.
Nell’anno 2003, nasce nella realtà grossetana l’ambulanza infermieristica (INDIA derivante dall’alfabeto ICAO) , operativa sul territorio della Regione Toscana dal 1999, trattasi di mezzo di soccorso avanzato il cui equipaggio è costituito da un infermiere, un autista soccorritore e due soccorritori di livello avanzato, in cui il personale infermieristico in diretto contatto con medico di centrale 118 fornisce un percorso assistenziale appropriato, tempestivamente corrispondente al bisogno accertato dall’utente fino all’arrivo in DEA.
Negli anni tale percorso assistenziale ha permesso il confronto, la collaborazione con il responsabile medico 118 Robusto Biagioni, con David Corsi e i nostri medici della centrale 118 Grosseto, sviluppando negli anni una “clinical competence” altamente professionalizzante grazie ad un lavoro di equipe e di un rapporto fondato sull’integrazione tra competenze con l’obiettivo comune di migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini in un quadro di equilibrio e rispetto dei ruoli (medico, infermieri, e soccorritori) .
Con queste righe cogliamo l’occasione per ringraziare il dottor Biagioni, a tutti i medici della centrale operativa 118 Grosseto, che ci hanno permesso di creare sinergie tra le varie equipe costituitasi nel corso degli anni, integrandone le competenze, ottenendo un obiettivo non dato dalla semplice sommatoria dei risultati ottenibili dai singoli, ma molto di più.
Un’organizzazione del lavoro quale quelle del team, oltre a far sentire tutti noi perfettamente integrati a partecipare attivamente a percorsi di formazione creando un coinvolgimento attivo e fattivo, ci ha permesso di lavorare assieme permettendoci di sperimentare nuovi modelli assistenziali, sostenendo positivamente i nostri interventi anche in situazioni pesanti, particolarmente frustanti, creando un clima interno favorevole , aumentando la motivazione e la soddisfazione attraverso una condivisone di un metodo di lavoro vista come crescita professionale e personale.
Grazie infinite a tutti da parte nostra per aver valorizzato competenze professionali rispetto reciproco, comunicazione ed ascolto: ingredienti fondamentali nel nostro Kit di emergenza. I vostri infermieri di ambulanza . “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca)»